Sconto in appello per un 32enne di origini sarde che, attraverso una serie di annunci su internet, aveva messo in piedi un giro di prostituzione “mettendo in vendita” la sua fidanzatina, una 16enne della Costiera Amalfitana.
La sentenza è stata pronunciata nel pomeriggio di ieri dai giudici della Corte d’appello del tribunale di Salerno che hanno concesso all’imputato, assistito dall’avvocato Marco Martello,
Accolta quindi la tesi della difesa che,
Il caso risale a sette anni fa quando vennero tre misure cautelari nei confronti di insospettabili coinvolti nella vicenda. I professionisti vennero accusati di essere i presunti clienti della sedicenne della Costiera Amalfitna. Clienti che – secondo le indagini- erano stati reclutati il fidanzato della ragazzina. Il processo di primo grado li ha scagionati tutti, assolvendoli con la formula piena: non potevano sapere che quella giovane non fosse ancora maggiorenne.
Sorte diversa per il quarto degli indagati. A fare da mediatore e organizzatore degli incontri – secondo l’accusa – era proprio il fidanzato. Nel corso del dibattimento di primo grado si è a lungo discusso anche della personalità della vittima grazie anche alle perizie sul computer della 16enne che aveva frequenti conversazioni in chat erotiche dove si organizzavano anche scambi di coppia. Su quel computer, inoltre, era stata usata spesso la webcam.
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