La parola è poi passata al neo tecnico: “Mi associo al saluto a Bollini. Ho stima ed affetto per lui, chi fa questo mestiere sa che queste situazioni capitano. Ho trovato una squadra in dicrete condizioni fisiche. Salerno non è un declassamento, in 17 anni che alleno non sono mai stato fermo. Io vado molto a sensazione ed a pelle. Il discorso scendere è legato soltanto alla categoria. Non sono venuto qui per strappare il contratto o a svernare. Sono venuto qui per il prestigio della società e della piazza. Mi sono preso del tempo per riflettere non perché non ero convinto della Salernitana. Sono stato tra l’altro in una città gemella a Salerno. Quando sono arrivato a Bari avevo una situazione simile a questa, volevo aspettare per capire se c’erano le condizioni per allenare ancora in B, con la proprietà, con Lotito ho un rapporto di conoscenza da tempo. Alla fine c’erano le giuste condizioni e ho accettato”.
Il mister parla già degli obiettivi: “Il programma è di cercare di fare sempre il meglio possibile. Un conto è dirle le cose, un conto è farle. La B è un campionato particolare, con due vittorie voli in zona playoff e cresce l’entusiasmo, con due sconfitte vai in zona retrocessione. Serve grande compattezza ed equilibrio. Per me la Salernitana é il Real Madrid, giocare qui è bello, con uno stadio così. Io ho un contratto per due anni e se tra due anni siamo in serie A scatterà anche il terzo anno di contratto. Però adesso è inutile parlare di questo io voglio tenere il profilo basso, lavorare e basta.
Sulla strada c’è già il prossimo impegno di campionato e contro la Virtus Entella il tecnico fa capire che si cambierà registro, ripartendo con ogni probabilità dal 4-4-2: “Ho delle idee sul sistema di gioco, ma sono rivedibili. Per questa partita dove non c’è molto tempo per prepararla proverò qualcosa di più semplice. In carriera ho fatto il 4-4-2, ma anche il 3-5-2 ed il 4-3-3. Non sono un integralista, mi fido molto delle sensazioni che danno i giocatori. Cercherò di metterli nelle condizioni migliori”.
Faranno parte dello staff tecnico di mister Colantuono l’allenatore in seconda Roberto Beni, il preparatore atletico Francesco Bertini e il preparatore dei portieri Mariano Coccia. Su richiesta del mister rimangono a disposizione dello staff tecnico Luigi Genovese, Cristoforo Filetti e Matteo Lombardo.
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vediamo quest’altro scienziato capellone che si fir i fa……Real Madrid……azzo’…..amm accuminciat buono……a zingaria’…..e jamm bell ja…..capellone….
Il 442 mi piace!!! cose facili ma fatte bene
Dopo Sannino e Bollini arriva Colantuono, la strategia è chiara a tutti .. prendere allenatori tutti senza capelli. Il prossimo chi sarà Capello?
… primo cartellino rosso per il nuovo mister.
MISTER-O! ha detto che siamo il Real Madrid degli scarsi? Ebbene si, è vero.
Con tutto il corredo però.
Soliti detrattori…..
Poi non ci scandalizzato se dicono che siamo provincialotti o che meritiamo la categoria….
Come vogliamo aspirare a posizioni di vertice al salto di categoria se ad ogni singola affermazione si va giù a criticare tutto e tutti….
Torrente, Sannino, Bollini e ora Colantuono…
Che non è neanche arrivato a Salerno….
Bisognerebbi avere solo un poco di umiltà e fare come fanno a Cittadella o a Cremona…
Li si lascia lavorare sia i tecnici che la società e, puntualmente, i risultato si vedono…
A Salerno bisogna intrferireed intrferireed su tutto. Anche sulle scelte del tecnico….
Sebbene meglio se, chi vuol seguire la squadra va allo stadio sostenere, ad applaudire oppure a contestare civilmente la squadra. Chi no è meglio che si sta zitto e muto e rimane a casa propria a guardarsi il Napoli o la Juve….
La SALERNITANA non ha bisogno di tali sostenitori…o presunti tali
Abbiamo preso colantuono,uno dei migliori in giro e pure V lamentate..Statevi a casa a vedere la Juve,il Napoli…nn è facile tifare in Serie B..specie per i tifosi occasionali.forza salernitana!
… sono tutti ridicoli.
Dicono tutti la stessa cosa: la piazza, la maglia, il real madrid, la curva, san siberiano subito santo, gli 11, la scenografia, l’Avellino (10 anni di Serie A), il 4-4-2, il 4-3-2-1, la storia, gli scudetti vinti;
compreso Mourinho, Guardiola, Ancellotti.
Meglio dai Salesiani più divertente e gratis.
Ma avete capito che far venire Colantuono è già un segnale di voler fare le cose per bene o no? Scrivete solo per scrovere non c’è niente da fare. In B Colantuono è un lusso! Per quanto riguarda la storia del Real il mister dta cercando di dare convinzione ai propri giocatori e alla piazza cerchiamo di dargli campo libero e convinciamo noi e la nostra squadra che la mentalità è quella di un top clubs