Durante la fase di riscaldamento fisico, il nuovo trainer granata si è brevemente intrattenuto a bordo campo col diesse Fabiani: i due hanno parlottato per qualche minuto mentre i giocatori svolgevano gli esercizi col preparatore. Quindi Colantuono, nonostante l’acquazzone in corso, è tornato in campo e ha fatto svolgere in prima persona ai suoi degli esercizi col pallone. Dopo un fugace saluto rivolto agli obiettivi, posti eccezionalmente sulle tribunette del Volpe, il mister è tornato a concentrarsi sull’allenamento e su quello che i suoi giocatori dovevano fare.
La richiesta costante ai componenti della rosa è stata quella di liberarsi della sfera il prima possibile, di toccarla velocemente in favore dei compagni liberi. Prime indicazioni, dunque, rispetto a quanto dovrà essere fatto anche in partita. Col programma dell’allenamento sempre a portata di mano, Colantuono ha oscillato tra i due gruppi nei quali erano stati suddivisi i giocatori di movimento, per verificare da vicino che l’esercizio venisse svolto con la giusta intensità ed attenzione. L’ex allenatore di Bari ed Atalanta è parso carico, concentrato, determinato, consapevole che lo attende una sfida affascinante ma anche complicata.
In attesa dei rinforzi di gennaio, il tecnico laziale dovrà tirare fuori il meglio dalla rosa attuale, che può contare anche sui recuperi completi di Bernardini e Rosina, che hanno lavorato regolarmente con i compagni e che potrebbero essere già disponibili per Chiavari (per la panchina o per un posto nell’undici titolare lo stabilirà Colantuono). Oggi, invece, era assente Tuia. La sfida in casa dell’Entella si avvicina e per il suo esordio sulla panchina granata il nuovo allenatore della Salernitana nelle poche sedute di allenamento a disposizione dovrà capire quale possa essere lo spartito tattico più adeguato (il 4-4-2 presumibilmente) e quali gli uomini su cui contare per affrontare la trasferta in terra ligure.
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