“Un’anomala e fuorviante nota del Presidente regionale ANCI Campania del 3/3/2014 ha avviato una campagna mistificatrice sull’effettiva portata di un ricorso al TAR promosso dal Comune di Salerno in materia di fondi europei. E’ del tutto evidente che tale ricorso non e’ affatto rivolto contro le legittime aspettative di altri Comuni, ma intende doverosamente tutelare il Comune di Salerno contro l’eventualità di procedure discriminatorie della Regione Campania”. Lo si legge in una nota del Comune di Salerno. “Con delibera di Giunta Regionale n. 148 del 27/05/2013 e’ stato deciso di accelerare le procedure di spesa dei fondi inutilizzati ed a rischio di decadenza nell’ambito degli obiettivi operativi del POR FESR 2007/13, tra i quali è presente anche quello destinato alle città medie (con popolazione superiore a 50.000 abitanti), attraverso l’utilizzo di progetti immediatamente cantierabili da selezionare prevalentemente attraverso procedura negoziale.
Di conseguenza il Comune di Salerno ha prontamente inoltrato in data 27/05/2013 un elenco di progetti disponibili ed immediatamente cantierabili, in coerenza con gli indirizzi dettati dalla predetta delibera regionale. Senonche’, successivamente, la Regione ha emanato un Avviso pubblico che sembrerebbe escludere l’accesso ai fondi inutilizzati da parte delle città medie. Il ricorso al Tar e’ stato rivolto contro tale illegittima ed illogica esclusione, al fine di salvaguardare le procedure negoziali attivate proprio dalla Regione con la delibera 148/2013, senza che ciò possa minimamente interferire con le legittime aspirazioni dei Comuni di classe inferiore”, si sottolinea nella nota.
“Tutto questo nel superiore interesse a privilegiare, nella selezione dei progetti, criteri di qualità ed effettiva cantierabilita’ per utilizzare davvero risorse che, altrimenti, andrebbero perdute. Spetta alla Regione fornire su questo un semplice e definitivo riscontro chiarificatore sulla piena ed armonica coesistenza delle due procedure, che farebbe immediatamente cessare ogni materia del contendere. Altre interpretazioni della vicenda sono solo strumentali e di scadente propaganda politica, finalizzata a costruire un artificioso ed inesistente conflitto d’interessi fra Comuni che sono unitariamente e fattivamente impegnati nello scopo comune di utilizzare al meglio, nel poco tempo che rimane, ogni risorsa utile per le popolazioni amministrate”, conclude la nota del Comune di Salerno.
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