La nostra presenza in aula determina spesso anche l’individuazione da parte dei Carabinieri dei parenti degli estorsori”. Sulle banche: “Una decina di anni fa fu firmato un accordo al Ministero dell’Interno con Banca d’Italia, Abi ed altri istituti di credito per garantire l’accesso al credito delle vittime dell’usura e del racket che vengono sostenute dalle Fondazioni. Le banche si presentarono spocchiosamente e firmarono.
Eppure succede che, seppure le Fondazioni garantiscano fino al 90%, le banche si girino dall’altra parte. Invece se va la camorrista, che per garanzia mette la pistola sul tavolo o la fa vedere dalla cintura dei pantaloni, la banca ‘gli mette i soldi in mano’. A Napoli con l’Abi ho litigato”. Sposta il tiro sulle associazioni di categoria: “Molte volte sono completamente assenti.
Vi racconto un episodio del 1982, allorquando dirigevo la Questura: mi riunii con gli orefici dell’omonimo borgo di Napoli: cercavo di convincerli a collaborare quando, in separata sede, uno di questi mi spiegò i motivi per cui sarebbe stata fatica inutile…”. Ancora: “Se si fa una riunione con gli imprenditori edili di Casal di Principe, non mi sorprenderei se tra i banchi sedesse qualcuno legato all’ambiente camorristico”.
Racconta un aneddoto: “Provengo da una famiglia umile: quando ero a liceo il vocabolario di latino mi fu comprato da una signora vicina di casa che, per avere i soldi, ricorse ad un usuraio…”.
Sulle circa 400 annue di denunce di usura: “Numeri sconfortanti anche perché gli strumenti di supporto alle vittime di usura ed estorsione ci sono”. Sulle responsabilità della politica: “I poteri non sono esercitati fino in fondo”. Sulla Campania in passato, Malvano ha denunciato gravi fatti.
Oggi dice: “Il nostro territorio è condizionato dalla malavita organizzata. Purtroppo il sud soffre di questa presenza che, laddove la politica non riesce a creare un muro, si inserisce e condiziona attraverso il voto (di scambio) ripagato, dopo le elezioni, con la concessione di appalti, di benefici a determinati soggetti che, così, distruggono gli equilibri di mercato e dell’economia”. Il fenomeno è finito? Risponde: “Sarei un bugiardo se lo dicessi. Siamo in corso d’opera ma servono risorse per rafforzare certi organismi”.
Fonte La Denuncia.it
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