E’ in rete – sul canale youtube de “Il Villaggio di Esteban” – il docu-film dedicato alla manifestazione “Luci d’Artista”, realizzato dai giornalisti “specialmente abili” della redazione di Paperboy. In giro per il centro storico salernitano, i ragazzi di Paperboy hanno illustrato in modo del tutto originale le installazioni luminose che caratterizzano gli angoli più suggestivi della città. La clip, della durata di 6 minuti, è il primo prodotto multimediale realizzato dal collettivo giornalistico di Paperboy che dal dicembre 2013 edita l’omonimo periodico d’informazione generalista.
Il progetto del “Laboratorio Giornalistico Sociale” nasce all’inizio del 2013 da un’iniziativa comune della cooperativa sociale “Il Villaggio di Esteban” – presieduta da Carlo Noviello – e del giornalista professionista Umberto Adinolfi. L’idea progettuale è stata quella di istituire una struttura permanente – in rete con tutto il mondo del Terzo Settore di Salerno – dedicata alla divulgazione ed alla formazione sui concetti di comunicazione, di giornalismo e sui moderni mezzi di informazione (carta stampata, tv, radio, internet), finalizzata alla registrazione di una testata giornalistica ed alla realizzazione di un periodico (“Paperboy” è giunto al suo 4° anno di pubblicazioni), interamente prodotto dagli ospiti delle associazioni e delle cooperative sociali che saranno coinvolte nel progetto, ed infine alla costituzione di un gruppo di lavoro – composto da giornalisti, grafici, fotografi, informatici) – che possa realizzare e commercializzare prodotti di info-comunicazione (newsletter, house organ, brochure, ecc.).
La mission del “Laboratorio Giornalistico Sociale” è quella di individuare e formare una “squadra di lavoro”, composta esclusivamente dagli ospiti delle cooperative e delle associazioni coinvolte nel progetto (ragazzi disabili, autistici, ospiti delle case famiglia, ecc), provvedere alla loro formazione di base in merito alle tecniche ed ai linguaggi giornalistici, ed infine fondare un nuovo organo d’informazione che possa rappresentare una “finestra” alternativa nel panorama giornalistico locale. Ma la vera novità di un progetto simile – come ve ne sono molti sullo scenario del Terzo Settore – non è soltanto la realizzazione di un nuovo giornale, ma l’iscrizione – al termine del previsto periodo di praticantato – all’ordine nazionale dei giornalisti, dell’intero gruppo di lavoro, composto non solo da cronisti, ma da fotografi e videoperatori, creando così professionisti qualificati dell’informazione e offrendo ai protagonisti del progetto un’occasione di crescita personale e di sbocco lavorativo.
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