Venerdì 22 dicembre (dalle 10) nella nuova sede di Trucillo in via Cappello Vecchio a Salerno, avverrà la consegna del Premio “Cavaliere Cesare Trucillo”, un riconoscimento istituito circa vent’anni fa dal figlio Matteo (dal 1980 alla guida della torrefazione) nel ricordo di un padre e di un uomo che ha vissuto la sua vita per il lavoro e per la famiglia, assecondando un’intuizione.
Era il 1950: il Cavaliere, in una casa a pochi passi dal mare della costiera amalfitana, inizia a tostare caffè verde, impacchettarlo in buste di carta e a consegnarlo personalmente ad amici e bar in una Fiat 500 Belvedere. Dal 2000 la linea rossa, simbolo dell’azienda, parte da Salerno per attraversare il globo: Caffè Trucillo oggi rappresenta un’eccellenza del Made in Italy in tutto il mondo, dalla Russia al Canada, dall’Arabia Saudita alla Cina. Oggi tradizione e tecnologia si fondono e l’azienda dal cuore salernitano rappresenta un’eccellenza a livello mondiale.
«Nel 1980 – spiega Matteo Trucillo – entrai in azienda, e nel 1988 decisi di cambiare la sua identificazione: da “Caffè Moka Salerno” a “Caffè Trucillo”. Una scelta voluta, per dare all’azienda un’identità precisa e trasparente, legata al cognome di famiglia, perché, come ripeto spesso il caffè che noi facciamo porta il nostro nome e, con esso, tutto ciò che vi è racchiuso: perché noi siamo il nostro caffè.
Questo aroma ha inebriato gli anni della mia infanzia, sono cresciuto respirando questo profumo, ho visto mio padre dedicarsi a questo mestiere con grande passione e determinazione, fino a farne la sua missione. E allora nel 2000 ho istituito il Premio “Cavaliere Cesare Trucillo”: grande lavoratore, uomo lungimirante. Omaggeremo il trionfatore di un’esperienza emozionale: un viaggio in un paese oltreoceano per concedersi un pò di meritato relax».
Quindici i candidati della rete commerciale al titolo: chi avrà saputo interpretare al meglio la filosofia dell’azienda Trucillo?
«Gli insegnamenti di nonno sono la mia guida – aggiunge Antonia Trucillo, responsabile marketing e volto della terza generazione della famiglia – Oggi come 60 anni fa, c’è tutto l’orgoglio di offrire al mondo il piacere custodito in una tazzina di caffè».
Commenta