All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il presidente regionale del CSI Enrico Pellino, il responsabile del settore calcio Bruno Nicastro, il responsabile provinciale delle attività sportive (ed in particolare del settore pallavolo) Pino D’Andrea, e quello del settore basket Daniele Santoro.
Con loro c’erano anche l’assessore regionale Franco Picarone e l’assessore all’Ambiente ed allo Sport del Comune di Salerno Angelo Caramanno, ai quali il presidente Credendino ha ricordato che il CSI di Salerno svolge diverse attività nel campo del sociale, anche grazie alla collaborazione dell’Associazione Vela.
Nel corso della serata c’è stata la premiazione delle società affiliate e del gruppo arbitri del settore calcio. Sono stati sorteggiati inoltre due bambini tra i partecipanti, i quali hanno vinto un pallone e la maglia di Pucino della Salernitana.
Era presente infatti anche una delegazione della compagine di Lotito, capitanata dal team manager Sasà Avallone, il quale ha ricordato di aver iniziato a giocare a calcio proprio in un campionato organizzato giusto qualche anno fa dal Centro Sportivo Italiano, il segretario De Rose e il difensore della prima squadra Raffaele Pucino.
Ai bambini presenti in sala, molti dei quali componenti della scuola calcio ufficiale del club granata, sono stati quindi consegnati dei pandorini e dei panettoncini offerti dalla Fondazione Carisal, presieduta da Alfonso Cantarella, che sostiene le attività svolte nel sociale dal CSI.
Il Centro Sportivo Italiano è di fatto l’ente di Promozione Sportiva più “anziano” presente sul territorio nazionale (la data di fondazione risale al 1944) e attualmente è quello che vanta il più alto numero di tesserati.
L’offerta del CSI – che si sviluppa su scala provinciale, regionale e nazionale – è di grande spessore, visto che il suo raggio d’azione si estende dalla pratica sportiva all’organizzazione di eventi culturali e formativi che pongono la persona al centro degli interessi associativi, ma non solo.
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