La donna nell’aprile del 2014 si era trasferita al Nord dopo aver prelevato il piccolo da scuola. Una vera e prpria fuga senza il consenso del papà del bimbo.
Da allora il genitore, assistito dall’avv. Giuseppe Caceci, ha intrapreso una dura battaglia legale, fiducioso che, prima o poi, avrebbe avuto giustizia. E così è stato, tant’è che dopo 3 anni è arrivata la sentenza del Tribunale di Salerno che ha condannato in primo grado la madre del piccolo ad un anno di reclusione e al risarcimento dei danni in favore del papà.
L’avv. Caceci, difensore di fiducia della persona offesa, si dice molto soddisfatto della sentenza: “Si tratta di un’importante vittoria professionale e non solo, in quanto questa sentenza va al dì là della semplice condanna penale, perché riabilita il mio assistito, ovvero un papà agl’occhi del proprio figlio e di una comunità intera, rispetto ad accuse che sono risultate del tutto infondate.
Troppo spesso, putroppo, le donne si sentono in diritto di allontanare i bambini dai papà, come se l’unica figura importante per una crescita sana fosse quella della mamma. La rabbia che coinvolge i genitori durante la fase di separazione di frequente viene scaricata usando proprio i bambini come mezzo per dimostrare il proprio potere”.
Finalmente una sentenza che tutela una volta un padre, perchè molto spesso le mogli non accettano la fine di un matrimonio, per qualsiasi motivo esso sia e pensano che il diritto di un uomo a continuare ad essere padre non esista o meglio proprio per colpire con ferocia e cattiveria inaudita l’ex compagno, queste donne decidono di far interrompere i rapporti padre/figli ( sottraendoli o impedendo le visite ) senza capire che poi alla fine quelli che soffrono più di tutti sono proprio i figli…