Non una novità, invece, l’opposizione di Juventus e Roma, da sempre alleate contro di lui e il suo amico Tavecchio. C’è pure Cairo, ieri velenosissimo: «Lotito non sarebbe credibile alla presidenza della Figc. Tommasi? Non lo voglio. Il presidente deve avere le capacità politiche di unire le varie componenti». Ora il vulcanico presidente spera di poter essere eletto in Consigli Federale,ma si fa fatica a pensare che riesca ad ottenere 12voti.
Sono dunque tre i candidati confermati per le elezioni che si terranno tra due settimane esatte: Damiano Tommasi, Carlo Gravina e Gabriele Sibilia. Il giro delle alleanze è già iniziato, non sono da sottovalutare eventuali voltafaccia dell’ultimo minuto. La Serie A, senza candidato, a questo punto andrà in ordine sparso e stessa cose per i club di Serie B. L’impressione è che, nonostante i presidenti della SerieA ovviamente non sianocontenti dello scenario, la presidenza della Figc passi per l’accordo tra Sibilia e Gravina: l’intesa (possibile), con Gravina vicario della Figc darebbe via libera all’elezione del potente presidente dei dilettanti. ConTommasi alla guida del ClubItalia. Resta cruciale, in ogni caso, il ruolo della Lega di A, da nove mesi commissariata. Il 22 è chiamata ad eleggere i suoi dirigenti. Chissà se ci riuscirà.
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