«Ho sempre confidato – aggiunge Antonio nel suo post (foto a sinistra)- che la giustizia avrebbe fatto il suo corso e sperato che potesse dare un significato migliore e un segno di speranza di vivere in una realtà dove la delinquenza prima o poi paga».
Antonio Vassallo, nella lettera sfogo scrive: «Ad Angelo junior con grande orgoglio potrò raccontargli che persona buona e straordinaria era, le cose belle che ha fatto, – scrive Antonio – che non aveva paura di affrontare i cattivi anche di fronte ad un arma rischiando di perdere la vita, ma andando comunque avanti con i suoi valori e come è stato bello essere suo figlio.
Gli racconterò per quale motivo non l’ha mai conosciuto e gli dirò che dei cattivi l’hanno ucciso e quando mi chiederà se sono stati presi gli dovrò dire che ancora sono a piede libero e che le autorità competenti non sono state capaci di capire cosa sia successo e purtroppo non sono neanche capaci di andare avanti con le indagini per scoprire la verità
Certo, è una storia che avrà poco di bello da insegnargli e per il momento mi fermerò qui per non dirgli quello che penso veramente anche perché vorrei che lui crescesse con un senso di positività e pensasse che la vita è bella proprio come nel film dove il papà racconta una bugia al figlio pur di non farlo spaventare agli orrori dell’olocausto e gli dirò che nella vita il male perderà sempre non come succede nella realtà».
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