Il 26 mattina, alle ore 10,30 l’incontro si svolgerà nell’Auditorium del Liceo Scientifico “Francesco Severi” (via G. D’annunzio) con i docenti e le quinte classi dell’istituto e la sera del 26 alle ore 19,00 presso la biblioteca del Liceo Classico “Francesco De Sanctis” (Via Ten. Ugo Stanzione, 3), sempre con docenti e studenti, ma anche aperto al pubblico.
Giuseppe Ungaretti nasce in Egitto (ad Alessandria) da genitori italiani. Sin da questo dato biografico iniziale si individua il destino di un uomo che nella sua vita si stabilirà in vari paesi e continenti. L’Egitto della sua gioventù è ricco di scambi culturali per la presenza di persone di diverse culture, etnie, fedi e convinzioni politiche. Andrà poi in Francia, dove sposerà una donna francese, Jeanne Dupoix. Quindi sarà in Italia. Poi si stabilirà in Brasile, aggiungendosi alla lunga lista degli italiani emigrati in sudamerica per motivi economici. Tornerà infine in Italia nel 1942, continuando ad essere cittadino del mondo e traducendo poeti da varie lingue. La sua voce, grazie a queste esperienze, sarà nuova e particolarissima, modificando in maniera radicale la poesia italiana del ‘900. Ungaretti è quindi un prototipo delle “Voci migranti”, colui che ha saputo coniugare poesia e realtà, testimoniando l’orrore della guerra e il dolore individuale sublimandolo magnificamente attraverso la propria arte poetica.
Insieme ai rappresentanti di Casa della poesia e Francesco Napoli interverrà per un saluto istituzionale la dott.ssa Mariarita Giordano, Assessore alle Politiche Giovanili e all’Innovazione del Comune di Salerno.
Questo viaggio nella poesia del “grande vecchio” si concluderà a marzo con l’incontro con Bruna Bianco (e Francesco Napoli) per presentare il libro di Ungaretti “Lettere a Bruna” (2017, a cura di Silvio Ramat, Mondadori).
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