Un incontro con cui – secondo quanto apprende Agenparl – Gambino manifesterà la sua volontà di lasciare Fratelli d’Italia.
Alla base di questa scelta – secondo indiscrezioni – la nomina del parlamentare Edmondo Cirielli a presidente dell’assemblea nazionale di Fdi che di fatto avrebbe estromesso Gambino dai candidati alle elezioni del 4 marzo.
Si sa che tra i due non è mai corso buon sangue, uno proveniente da An, l’altro da Forza Italia. Entrambi si erano ritrovati in FdI, ma con visioni diverse e spesso opposte. Poi i problemi giudiziari di Gambino, i 6 anni di travaglio politico-giudiziario-
In quell’occasione, lo stesso Gambino, nel corso di una conferenza stampa, pungolato da Agenparl, aveva dichiarato di aver sentito, dopo i familiari, lo stesso Cirielli che gli aveva manifestato vicinanza e soddisfazione per l’assoluzione. Ma come spesso accade, la facciata è diversa dalla realtà.
Ed infatti in questi mesi, il rapporto è andato logorandosi. Gambino, forte di un’elezione al Consiglio regionale, nel 2015, con circa 11mila preferenze, e un’opposizione dura a De Luca, si aspettava da parte della dirigenza regionale di FdI, una candidatura per il Parlamento.
Ed invece, oltre alle parole, oltre ai soliti ‘vedremo’, nulla è si è concretizzato. Oggi a soli 4 giorni dalla presentazione delle liste, Gambino dice basta. I rumors locali e regionali, vogliono il consigliere regionale in una fase di riflessione, le cosiddette ’48 ore per ragionare’.
Fino a stamani, si pensava che potesse dire sì a ‘Energie per l’Italia’, ma la scelta di Stefano Parisi di accettare la candidatura del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, in cambio della non presentazione delle liste alle politiche, porterebbe Gambino verso ‘Noi per l’Italia-Udc’.
Una scelta che sarebbe anche gradita dai vertici nazionali, visto che proprio nella provincia di Salerno, con l’uscita dall’Udc dei demitiani Maria Ricchiuti e Luigi Cobellis, impegnati – non in prima persona – con ‘Civica Popolare’ del ministro Beatrice Lorenzin, c’è una grande richiesta di portare in Parlamento le istanze locali dell’area centrista e cattolica. Quale migliore occasione per puntare su Gambino, uomo di territorio e di voti.
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