Il mezzo riceve la chiamata, arriva sul posto, carica il paziente e corre al nosocomio, dove l’ammalato o l’infortunato è trasferito in pronto soccorso con la barella che era a bordo dell’autolettiga. In teoria, la barella dovrebbe essere restituita all’ambulanza nel giro di pochi minuti, in modo che la stessa possa effettuare altri interventi
Spesso rimane nei corridoi dei reparti con il paziente, perché non si trova una soluzione alternativa: mancano i posti letto e non ci sono sufficienti barelle ospedaliere sulle quali tenere gli ammalati. In attesa che spunti una brandina e si trasferisca l’ammalato su di essa, dunque, autista, infermiere e medico dell’ambulanza non possono soddisfare altre chiamate.
Il commissario alla sanità cosa dice?
E una vergogna…