Nella circostanza la coppia, un 28enne di Eboli ed una 47enne di Battipaglia, veniva costretta ad arrestare la marcia della loro Fiat Punto, mentre percorreva via Fosso Pioppo di Battipaglia, da una persona che gli si parava davanti armata di tenaglia e con il volto parzialmente coperto da un cappello. Improvvisamente sopraggiungeva, da una stradina interpoderale, un’Alfa Romeo 156 Station Wagon che speronava la Fiat Punto nella fiancata destra.
Dall’Alfa scendevano altre due persone le quali, unitesi alla prima che nel frattempo sfondava il finestrino del conducente con la tenaglia, rapinavano la coppia dei loro effetti personali, fra cui i telefoni cellulari, il portafogli dell’uomo e la borsa della donna contenente anche 700 €uro, ovvero parte dello stipendio prelevato la stessa mattina.
Prima di allontanarsi dal luogo, l’uomo che aveva fermato la Punto della coppia intimava, con accento straniero, al giovane conducente di allungargli la mano azionando contemporaneamente la tenaglia. La reazione del giovane, che scappava via a piedi, faceva desistere dal suo intento lo straniero che, prima di salire a bordo dell’Alfa, rovistava all’interno della Punto impossessandosi di due giubbini del ragazzo.
Tornando a ieri, i Carabinieri della Compagnia di Battipaglia, notata l’Alfa Romeo segnalata dalla coppia lungo la litoranea, invertivano la marcia dando inizio ad un inseguimento che terminava dopo pochi chilometri. Bloccata la 156, venivano identificate le due persone a bordo, il 26enne marocchino Imad SAKI e la compagna, una connazionale coetanea.
L’extracomunitario, sprovvisto sia dei documenti personali che del previsto permesso di soggiorno, indossava uno dei due giubbini sottratti durante la rapina, nonché tentava di disfarsi, gettandolo a distanza, di un portafogli, riconosciuto successivamente dalla vittima insieme al piumino. All’interno dell’Alfa sono state rinvenute anche due torce, due coltelli ed una tenaglia, la stessa utilizzata per la rapina.
Il riconoscimento dello straniero come la persona che la sera della rapina aveva bloccata la Punto della coppia sfondando il finestrino del conducente e minacciandolo di tagliargli le dita nonché la circostanza che non avesse una fissa dimora bensì soltanto la disponibilità di un rudere fatiscente nella zona Campolongo di Eboli hanno permesso ai Carabinieri del Maggiore Fasolino di sottoporre Imad SAKI a fermo di indiziato di delitto ed associarlo, al termine delle formalità di rito, al carcere di Fuorni.
Mo usatela voi la tenaglia e tagliategli le dita
Grazie PresidentA Boldrini, senza di lei, queste persone come minimo stavano sotto terra, invece oggi delinquono liberamente in ogni modo possibile ed in ogni luogo, fregandosene delle leggi (?) e trattandoci come le loro pezze per lavare a terra (come ringraziamento di tutto quello che ricevono a sbafo ).
Razzista? Si, grazie!
buttate la chiave per queste fecce della terra,sono solo delinquenti e speriamo che al piu’ presto o in questo mondo o nell’altro,ridico al piu’ presto,possano essere giudicate per tutto le cattiverie o meglio le illegalita’ che anno commesso