Furbetti del cartellino: GUP proscioglie 22 dipendenti del Ruggi

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Proscioglimento da ogni accusa, perché il fatto non costituisce reato. Eccola la sintesi del caso dei furbetti del cartellino, come fu ribattezzato all’indomani dell’indagine che mise sotto la lente di ingrandimento della Procura circa ottocento posizioni, di altrettanti dipendenti, dell’azienda ospedaliero-universitaria di Salerno San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona.

Fatta eccezione per i casi più clamorosi- con tanto di licenziamenti conseguenti- di chi andava a far la spesa, al bar o incontrava il suo amante- e parliamo di poche unità, la gran parte di quei lavoratori additati all’opinione pubblica come i furbetti del cartellino dopo oltre un anno si ritrova non solo innocente, ma prosciolta dalle accuse.

E’ accaduto ieri a ventidue dipendenti, ma la decisione del gup Indinnimeo del Tribunale di Salerno è di quelle che lasceranno il segno e tracciano un solco nel quale andranno a collocarsi tutte le altre su situazioni analoghe. In pratica, chi timbrava il cartellino- ovvero il badge- al posto di altri colleghi è passibile semmai di procedimento disciplinare per l’anomalia di un uso improprio, scorretto, del marcatempo.

Ma questa condotta, sanzionabile sotto il profilo disciplinare, per il giudice non è passibile sotto il profilo penale, perché non integra gli estremi della truffa aggravata. Il motivo è presto spiegato nelle tre pagine che accompagnano la decisione del gup: non è stato provato- infatti- che i dipendenti il cui badge era timbrato da altri colleghi non fossero effettivamente al lavoro, in servizio in quel momento e nelle ore successive.

Anzi, dai reparti pare non mancasse nessuno, le mansioni sarebbero state svolte e non si sono registrati disservizi o mancanze tali da giustificare l’imputazione del reato di truffa. Ed ecco, allora, che censurabile da parte del datore di lavoro- ovvero l’ospedale Ruggi- rimane solo quell’abitudine odiosa di far timbrare il cartellino da un collega, magari per pigrizia o perché si stanno indossando camici ed abiti da lavoro o perché si sta chiudendo la macchina prima di salire in reparto.

Fonte LIRATV.com

6 Commenti

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  • Bella cazzata, io sono un infermiere e lavoro da 15 anni al nord, ho lavorato in diverse aziende e sta sicuro che se timbro il cartellino di un altro o un’altro timbra il mio mi ritrovo col culo per strada… Prima chiudo la macchina poi timbro, vado nello spogliatoio indosso la divisa e poi vado in reparto… Se timbro non posso uscire a chiudere la macchina perché è allontanamento dal posto di lavoro, abbandono di incapace e interruzione di pubblico servizio e dulcis in fundo TRUFFA!!!

  • Dimenticavo, devo essere in reparto 10 minuti prima dell’inizio del turno per il passaggio di consegne…

  • E’ niente, il PD tutelerà sempre i lavoritori furbetti! Perchè per loro la meritocrazia è il lavoro dovuto anche se sei un incompetente ed un ingrado!

  • quindi se per prigrizia la mattina me ne stò per un altra mezzoretta ancora a letto e chiedo ad un collega di marcarmi… posso stare tranquillo… e venire al lavoro con comodità!

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