Prima salernitana, venerdì 16 febbraio, alle ore 21, per “Kosmograph”, lo spettacolo che va letto come un confronto tra il corpo teatrale ed il corpo cinematografico con uno sguardo attento alla danza. L’appuntamento rientra nel cartellone della rassegna “Quelli che la danza 2018 – Linguaggi della danza contemporanea”, organizzata dal Teatro Pubblico Campano ed in programma al Teatro Sala Pasolini di Salerno (lungomare Trieste, 13, Salerno).
“Kosmograph” è un’azione scenica che, sciogliendo i nodi di una imbarazzante quanto contraddittoria narratività drammatizzata di tante pagine pirandelliane, si risolve in un flusso di immagini-azioni tendenti a recuperare la profonda costruzione paradossale e ambivalente, inquieta e inconscia del suo immaginario.
Lo spettacolo intende approfondire i rapporti nuovi tra la realtà e l’immaginazione in un universo artistico che si sta ripensando radicalmente rispetto a una tradizione che non regge più e cede sotto i colpi di uno spirito iconoclasta e avanguardista che ne determinerà il suo definitivo tramonto. Il titolo è preso in prestito da uno dei romanzi pirandelliani più belli ma meno conosciuti, “I quaderni di Serafino Gubbio, operatore”.
Prodotto dall’Associazione Campania Danza di Antonella Iannone in collaborazione con il Liceo Coreutico Statale “Alfano I” di Salerno, “Kosmograph” è firmato alla regia da Pasquale De Cristofaro; le coreografie sono di Annarita Pasculli. Assistente alla coreografia, Annalisa Di Matteo. Il cast è composto da tre attori (Rosanna Di Palma, Alfonso Liguori e Giovanni Pisciotta) e da quattro danzatori (Cristian Cianciulli, Giorgio Loffredo, Silvia Manfredi, Nunzia Prisco).
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