E’ in questo ambito che ricorre a simboli del rinato contesto, sia urbano che familiare, trovando così un modo operativo nella contaminazione dell’arte dalla realtà. La sua ricerca lo porta quindi a rimodulare il poster in ogni modo possibile: quale unità di partenza per lo studio dell’aspetto materico che esso assume a contatto con la tela grezza, quale particella elementare per la costruzione di un immaginario astratto e quale studio della forma che va a costituirsi sul retro del manifesto. Gesti al posto di pennelli, lembi di carta lacerata al posto di colori”.
La mostra è visitabile fino al 10 marzo 2018:
– martedì e venerdì dalle 17.30 alle 20.00;
– sabato 10.00-13.00 / 17.30-20.30
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