Brutte notizie per gli automobilisti della regione. Tornano infatti a crescere le tariffe RC auto, e la Campania si conferma in testa alla classifica delle regioni italiane dove è più costoso assicurare una autovettura. Lo denuncia il Codacons, che diffonde un rapporto elaborato dall’associazione sulla base dei dati Ivass e Istat.
Assicurare un’auto in Campania costa oggi mediamente 542,2 euro all’anno (contro una media nazionale di 420 euro) con una crescita delle tariffe del +0,9% rispetto al trimestre precedente – spiega l’associazione – A livello provinciale Napoli è la città dove l’Rc auto costa di più (636,9 euro), seguita da Caserta (543,7 euro), Salerno (463,6), Benevento (391,6 euro) e Avellino (387,6 euro), a dimostrazione delle forti differenze che si registrano all’interno della stessa regione.
Addirittura a Napoli le tariffe praticate superano di oltre il doppio quelle medie di Aosta (città dove assicurare una automobile costa 312 euro all’anno) e arrivano a sfiorare i mille euro (967,5 euro) nel caso in cui il proprietario abbia una età inferiore ai 24 anni. Il comparto assicurativo rimane uno dei settori più delicati per i consumatori, sia perché incide in modo evidente sui bilanci delle famiglie, sia perché è assai difficile districarsi nel caos di tariffe, offerte, condizioni, contratti e clausole e far valere le proprie ragioni di fronte ai colossi assicurativi.
In soccorso degli utenti il Codacons ricorda che è ancora possibile usufruire dello “scudo legale” messo a disposizione dall’associazione: una copertura assicurativa che difende anche dalle stesse compagnie di assicurazioni, perché copre le spese per l’assistenza giudiziale e stragiudiziale, senza alcuna franchigia né numero massimo di sinistri, per controversie che includono una moltitudine di settori, tra cui telefonia, banche, energia e le stesse assicurazioni (info e dettagli sul sito www.codacons.it).
Una grande lobby…………al pari delle banche, lo stato è una vita che permette questa mattanza, evidentemete, purtroppo anche questo delicato obbligato/obolo sociale, è regolato da politiche giolittiane che penalizzano sempre di più il sud in generale ma sopratutto chi non “sfrutta e guadagna “(avendo il beneplacito delle assicurazioni) con gli INCIDENTI!!!!
Concordo con RCA, a me qualche anno fa mi è capitato di ricevere una lettera di disdetta dalla mia assicurazione, secondo il mio parere non ero un buon cliente perché non avendo fatto mai incidenti pagavo sempre meno di assicurazione ogni anno che passava.
Mi dispiace contraddirti ma bisogna ringraziare quei truffaldini dei nostri connazionali, soprattutto del sud, che vivono di questo. L’aumento delle tariffe è dovuto soprattutto ai falsi incidenti. Purtroppo la furbizia o presunta tale è diventata un vanto per il popolo del sud.
Ma come si spiega allora, la truffa è un reato se ti beccano vai dentro!Mentre per i falsi incidenti è diventata o l’hanno fatta diventare un metodo. Evidentemente è , di fatto , una tavola appetibile non solo per i truffaldini che dice l’amico delle16:14, ma anche per chi fornisce il servizio assicurativo.In Italia quando si vuole trovare un rimedio ad una situazione siamo i primi al mondo,se le cose vanno male è perchè non si vuole risolvere il problema!