Devastato dagli incendi, in attesa di essere riqualificato e valorizzato il Forte La Carnale a Salerno si presenta così in queste foto scattate da un nostro lettore.
Degrado e abbandono con strutture in legno danneggiate anche dal vento.
Un colpo al cuore per tanti salernitani legati alla struttura che in passato ha ospitato eventi e manifestazioni culturali di grande prestigio mentre oggi rappresenta un monumento abbandonato al suo destino
LA STORIA. Il Forte La Carnale di Salerno è una torre cavallaria (in quanto punto di avvistamento dotato di cavalli, dove, in caso di pericolo, uomini a cavallo partivano per avvisare la popolazione di attacchi dal mare) edificata sulla costa, nei pressi della foce del fiume Irno.
La roccaforte faceva parte di un sistema di difesa, in quanto proteggeva la parte meridionale della città dalle incursioni Saracene, e fu realizzata nella seconda metà del ‘500.
Il forte sorge su uno sperone roccioso a poche centinaia di metri dalla foce del fiume Irno, ed è relazionata come sistema difensivo con le “Torri costiere” di Angellara, Torrione e Vietri.
La struttura è a pianta quadrata con merlature e nella parte superiore troviamo un torrino per l’alloggio dei soldati.
Il Forte La Carnale deve il suo nome ad una battaglia tra Longobardi e Saraceni avvenuta intorno al 872, attorno al promontorio su cui sorge il forte: mentre l’avanguardia nemica era impegnata nelle operazioni di preparazione dell’attacco, i Longobardi aprirono all’improvviso le porte del forte e caricarono i Saraceni facendo una strage di quest’ ultimi, “una carnale” (carnaio) appunto.
La struttura prendeva anche il nome di “ Polveriera” perché era adibita al ruolo di deposito di munizioni sia sotto i Borboni che dopo l’ Unità d’Italia.
Il Forte La Carnale fu teatro della strenua difesa di Salerno da parte del cosiddetto “Masaniello salernitano”, Ippolito di Pastina, ribellatosi contro i soprusi degli Spagnoli nel Seicento: Ippolito scelse di dislocare il “Comando Popolare” della sua rivolta nell’antico forte La Carnale nel 1647 per quasi un anno
Intorno al 1764 il Forte raccolse i morti della terribile carestia di quell’anno che colpì la zona del salernitano.
Nel 1828 il forte divenne fortezza Borbonica e nel 1924 fu adibito a deposito di munizioni.
Attualmente il Forte la Canale segna un confine immaginario tra la zona occidentale e quella orientale di Salerno, ristrutturata completamente negli anni ottanta, è stato in passato destinato ad attività culturali, mostre, ed esposizioni culturali che si tengono negli immensi saloni.
Vi si facevano prima anche concerti, riunioni di varia natura e feste, essendo provvisto di locali di ristoro.
Il terrazzo, che affaccia sul mare, regala ai visitatori emozioni uniche, e visioni suggestive del Golfo di Salerno.
Ora è chiuso da tempo, ma l’amministrazione comunale si sta adoperando per una riapertura che valorizzi adeguatamente il sito.
Che vergona, un posto bellissimo in mano all’incuria del comune!
A proposito di immagine della città rovinata da qualcuno che si sveste sull’Irno, le condizioni della Carnale, invece, sono un bel vedere?
la Carnale è di proprietà della Provincia
Il comune si sta adoperando? Ahahahaha questa è bellissima!!!