La balneabilità delle zone costiere per la stagione balneare 2018 è stata definita sulla base dei controlli eseguiti da aprile e settembre.
Sette le zone analizzate. Come racconta Il Mattino, la prima area è quella Est Fiume Irno dove la balneazione è interdetta a causa dello sbocco del fiume anche se non si esclude che una possibile causa dell’inquinamento sia la presenza della stazione di sollevamento S3 “Irno”. Nella zona di Torrione, invece, l’acqua viene considerata “sufficiente”.
Mentre al confine tra questo quartiere e gli altri della zona sud le condizioni delle acque, per l’Arpac, diventano “eccellenti”. Le aree di colore azzurro sono: Mercatello, Torrente Santa Margherita-Pastena, Torrente Mercatello, Torrente Mariconda, Spiaggia libera tra il Fuorni e il Picentino e Spiaggia a sud del porto “Marina d’Arechi”.
Il giudizio di idoneità scaturisce dall’analisi di due parametri batteriologici. Escherichia coli ed enterococchi intestinali, considerati indicatori di contaminazione fecale più specifici rispetto a quelli ricercati con la vecchia normativa.
foto Antonio Capuano
Ed ecco che come ogni anno il mare salernitano ritorna ad essere balneabile nel periodo estivo dopo essere stata interdetta la balneazione nel periodo invernale, il controsenso dei controsensi. Mercatello zona azzurra con la sabbia nera e i ratti che passeggiano allegramente! Le solite farse, non sia mai scontentino i gestori del lidi.
Mario
Solita storia, il mare fa schifo, ma puntualmente in questo periodo diventa balneabile. Giusto per dare il tempo ai cittadini di prenotare “e pagare”, presso i lidi, le cabine per la prossima stagione balneare. Poi come per magia, a giugno comparirà di nuovo il divieto di balneazione.
Bisognerebbe denunciare e chiedere i danni ai signori dell’arpac, così forse imparerebbero a fare bene il proprio lavoro!!!
non riesce neanche a riconoscere in foto la spiaggia di Santa Teresa? Povera Salerno, quanti falsi salernitani ci sono in giro! Il problema del ripascimento del litorale e della qualità del mare è un problema serio, complesso e urgente, che non si deve affrontare, però, con la solita e distruttiva cafonaggine pentastellata: i professionisti dell’ARPAC è gente seria, affidabile e corretta (fino a prova contraria).
Comunque Santa Teresa per definizione non può essere balneabile, in quanto area portuale. Insoma Bohigas col suo Fronte Mare voleva che la Città si riappropriasse del mare. Ed invece ora risulta impossibile xfare un bagno a Salerno: avete visto il degrado e la zozzimme delle pochissime, cosiddette, spiagge?