Dopo la gara principale si sono svolti due giochi della tradizione, una gara di spinta con barrique composta da sole donne, e una gara a staffetta denominata “La vestizione di Bacco”. C’è stato poi l’esibizione dei “Secacorne”, un gruppo sempre più folto (attualmente sono una quarantina e di tutte le età) di suonatori di scetavatasse e triccheballacche ad allietatare la platea folta di spettatori assiepati sulla gradinata del campo da tennis del Giardino della Pellerina.
In coda la premiazione dei vincitori con Furore all’apice del Podio e ricco scambio di cesti addobbati da leccornie tipiche delle Città del Vino presenti partecipanti. La giornata del Palio si è trasformata in una grande festa, arricchita dalla presenza di un mercatino dei prodotti tipici locali, organizzato da Silvia Mandara, ormai più che collaudata “promoter” di Furore e per questo assegnataria del Premio Ape, la cui cerimonia di consegna si è tenuta Venerdi scorso in un’apposita manifestazione svoltasi nella Chiesa di S. Maria della Pietà. Gli altri premiati sono stati, con motivazioni diverse: Salvatore Fusco, ricercatore scientifico presso l’Università di Roma;
Marius Kalista, filmaker polacco, autore di straordinari servizi fotografici su Furore;
Carlo Fusco, titolare dell’azienda “Carluccio” e confezionatore di prodotti agroalimentari (limoni, pomodorini, ecc) della Costa d’Amalfi, al quale è andato lo “speciale” Ape Regina;
Francesco Esposito, responsabile de “I Secacorne”;
Franco Capriglione, capitano degli spintori del Palio.
Un weekend magico, vissuto sull’onda dell’entusiasmo per tutti i Furoresi. Una grande festa di popolo da ripetere a tutti i costi.
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