Tre uomini, un 67enne bosniaco pluripregiudicato, un romano di 58 anni con precedenti penali e uno di 50 anni, intendevano rapire un’imprenditore romano, per rapinarlo. Le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Roma, si sono concluse con l’arresto della banda, composta dai tre malviventi. Già dalle prime ore della mattina di ieri, la polizia aveva messo in atto un servizio di pedinamento, che ha permesso di intercettare gli uomini prima che entrassero in azione. I tre si stavano preparando, muniti di passamontagna e armati di pistola, ad entrare nella villa. Con loro portavano del nastro isolante, che avrebbero utilizzato per immobilizzare la vittima, dopo averla minacciata con una pistola, risultata clandestina.
La villa dell’imprenditore è situata a pochi passi dallo stadio Olimpico e i rapinatori contavano di approfittare della partita di Champions League Roma-Barcellona, per la quale era impiegato un nutrito numero di membri delle forze dell’ordine, per passare inosservati. I tre si erano appostati in una via residenziale nei pressi del Ministero degli Affari Esteri che, anche per lo scarso traffico, era stato ritenuto il luogo ideale per accedere indisturbati alla villa e portare a termine il colpo.
Secondo quanto emerso dalle indagini, uno dei tre rapinatori, il 67enne di nazionalità bosniaca, era appartenente alla banda dei “Pink Panthers”, già nota alle forze di polizia perché responsabile di numerose rapine nelle gioiellerie di vari paesi del mondo.
I tre uomini sono stati arrestati con le accuse di tentato sequestro di persona a scopo di rapina e porto d’armi clandestino e sono stati condotti nel carcere romano di Regina Coeli. Nel frattempo, sono in corso altre indagini, per cercare di ricostruire altre rapine compiute dalla banda e individuare altri possibili complici.
Fonte IlGiornale.it
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