È stato lo stesso titolare, Alessandro De Spelladi, a rendere nota la decisione con un post su Facebook: «Cari amici, con grande dispiacere dobbiamo purtroppo comunicarvi che non ci sarà più possibile continuare ad essere presenti nella sede di piazza XXIV maggio. Al momento, con sincerità, non siamo in grado di dirvi se e quando ciò possa essere possibile altrove. Di certo è quello che fortemente desideriamo! Questo è il post che non avremmo mai voluto pubblicare…
Vogliamo ringraziarvi, innanzitutto, dell’affetto che ci avete manifestato nel corso di questi anni e del sostegno che abbiamo da voi ricevuto in una situazione non semplice, come certamente saprete, per la vita delle librerie.
I vostri sorrisi negli incontri che abbiamo insieme vissuto in libreria o in altre occasioni dove eravamo presenti, ci ripagavano ampiamente di qualsiasi sacrificio! Vorremmo menzionarvi tutti, preferiamo però, per chi volesse, rimandare alla visione delle foto e dei post della nostra pagina.
Troverete un po’ alla volta tanti volti e tanti nomi della cui amicizia ci riteniamo assolutamente onorati! Permetteteci però due eccezioni e siamo certi che nessuno ce ne vorrà, ma non possiamo proprio farne a meno, per tutto l’affetto ed il sostegno, a cui prima facevamo riferimento! Cari prof Rino Mele e Giuseppe Cacciatore, grazie di cuore! GRAZIE di nuovo a tutti voi e speriamo vivamente che questo sia solo un arrivederci».
Invece della “PARATA” del gay pride, nessuno organizza una manifestazione per salvare la cultura italiana, le librerie, i mestieri di artigianato?
Italia ed italiani :che fallimento!
Continuiamo a perdere “pezzi di vita” a causa di Amazon, ITunes Store, You Tube, pirateria Internet, globalizzazione. Reddito di cittadinanza perchè il lavoro è quasi finito.
Un vero peccato. Quanti ricordi per noi vecchi universitari della generazione senza internet.
… Margaret Tatcher e relativi seguaci.
me*da
Io a casa ho libri di cinquant’anni fa come nuovi e libri recenti che sembrano di cinquant’anni fa, la qualità dell’editoria negli ultimi anni non solo è scadente, ma è anche cara. Le librerie chiudono perchè le case editrici hanno prezzi troppo alti per libri stampati su carta scadente che dopo un anno già ingiallisce. In un momento di crisi, con una grande disoccupazzione giovanile, il prezzo medio di venti euro a libro è insostenibile per tanti.
che sono ALTISSIME….tasse che colpiscono sia il proprietario di un’immobile, sia il conduttore che prova a fare impresa. Ma questo non interessa alla folla…..la folla vuole i mille euro a casa…..!!
Un cane che si morde la corda. Siamo portati allo stremo lavorando e cerchiamo ossigeno spendendo meno su Amazon. Regole? Nessuna!
Bisogna lavorare per vivere ma ormai viviamo per lavorare. “E vaffaxxxlo alla maggioranza” (cit.)
Tanto a cosa serve studiare, leggere, quando gli italiani votano per leader senza una laurea, senza cultura, senza una proprio ideale politico, gente “trasversale”. In televisione si continuano a vedere sociologi o ex professori universitari “PENSIONATI” ripeto “PENSIONATI” che parlano di lavoro, disoccupazione, e quando vogliamo maturare se diamo spazio sempre ai vecchi pensionati. La cultura ora si fa sui social, la fanno i pubblicisti e i giornalisti come le loro telecamerine, la monnezza, la percentuale, il caffè bruciacchiato, la pizza bruciacchiata sotto ecc.
Colpa di Amazon? Vorrai dire “Merito”. La colpa è di chi non si adegua ai tempi e si aggiorna. E poi Salerno commercialmente non è mai stata attiva. Guarda i negozi al “Corso” che da sempre vendono in saldi robaccia da mercatino rionale. Quindi prendetevela con questi “imprenditori” da quattro soldi. Per quanto riguarda la libreria internazionale, per quanto mi dispiaccia, ci vedrei meglio un’osteria a sostegno dei milioni di turisti delle luci d’artista che pernottano in B&B da 15 euro al giorno. Ma con chi discuto? Con voi che ancora andate ad acquistare il sale dal tabaccaio. Anche quel monopolio lì è finito. Lo sapevate?
E’ utile ricordare che le vendite di libri in Italia sono in costante aumento da ormai dieci anni, dopo decenni di stagnazione, ovviamente grazie ad internet, ad Amazon, alla globalizzazione ed al mercato. Se le librerie chiudono non è certo un problema dei lettori.
Speriamo presto in un nuovo bar pizzetteria caffetteria ! Se ne sente proprio la mancanza a Salerno!
se devo mangiare ca cca da te, presuntuoso, preferisco regalare i miei soldi al tabaccaio e al libraio!
Spiace per la libreria storica, ma ormai tutti vanno alla Feltrinelli o da Mondadori ….
15 euro il b e b abusivo….