Il convegno, aperto a docenti, personale scolastico, genitori e interessati, si impernia su un confronto tra i vari operatori del settore, per tirare le somme su quanto fatto finora e per verificare e concertare i programmi e gli impegni futuri. L’obiettivo è consolidare la rete che coinvolge le istituzioni che si occupano dei servii sociali , le scuole, il terzo settore e il volontariato, tutti insieme per rafforzare la piattaforma dei servizi a favore dei cittadini e della Comunità territoriale. Ai saluti del dirigente scolastico Raffaele Palomba e alla presentazione della docente Adriana Romano seguiranno gli interventi degli esperti.
L’educatrice ed esperta di processi formativi Lucia Di Bartolomeo relazionerà sulla sensibilizzazione e comprensione della sindrome autistica e della gestione dell’alunno da parte dei docenti e degli operatori scolastici. La psicoterapeuta Giuliana Franco interverrà sull’approccio sistemico ed ecologico con i lavori in equipe e la presa e di responsabilità.
La coordinatrice dell’Ambito Territoriale Maddalena Di Somma relazionerà sulla programmazione sociale e disabilità. E’ incentrato sui riferimenti normativi e vita quotidiana l’intervento del sociologo Michele Vangone, referente servizio assistenza scolastica specialistica. Si discuterà di impegno politico e disabilità nell’intervento di Maria D’Aniello – Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Angri
L’autismo è una malattia multi-sistemica con anomalie dello sviluppo, della comunicazione, neurologiche, gastrointestinali, endocrine, immunitarie che viene riconosciuta in un’età mediamente compresa tra i 15 ed i 20 mesi. In passato si riteneva che i bambini nascessero con questo disordine già acquisito.
Oggi, nella maggior parte dei casi, il bambino progredisce normalmente e comincia poi a regredire durante la crescita, perdendo progressivamente (o non riuscendo a sviluppare) linguaggio, capacità di socializzazione e abilità fisiche. Ci sono diversi gradi di gravità, ma la maggior parte dei bambini si ritira completamente in un mondo tutto suo.
I bambini autistici generalmente presentano una serie di problemi biomedici e neurologici: molti soffrono di diarrea cronica, a causa di danni intestinali che non consentono loro di assorbire i nutrienti vitali, i minerali e le vitamine essenziali per il funzionamento ottimale del cervello; il funzionamento di fegato e reni è danneggiato, cosa che causa il depositarsi nel loro corpo di alti livelli di sostanze tossiche provenienti dall’ambiente, come piombo, mercurio, alluminio, arsenico e altri metalli pesanti; il sistema immunitario è compromesso al punto che non riescono a combattere anche la più semplice infezione fungale, parassitaria e batterica.
Sebbene oggi si continui a ritenere che i bambini non possano superare l’autismo, che non ci sia una cura adeguata e che quindi, si tratti di una disabilità permanente per tutta la vita, molti bambini migliorano con l’aiuto di interventi medici, volti al ripristino di capacità biologiche quali la digestione corretta dei cibi e l’espulsione delle tossine accumulate.
Le terapie possono aiutarli a sviluppare nuovi percorsi cerebrali per acquisire varie abilità. Ci sono casi di bambini guariti, ma a questo punto ancora rari.
I casi di guarigione sono in genere ottenuti con un programma intensivo di terapie comportamentali 1 a 1 con un minimo di 40 ore a settimana, accoppiate ad un intervento medico e nutrizionale personalizzato. E’ necessaria maggiore ricerca e comunicazione con i professionisti che si occupano di autismo, per aiutare questi stupendi bambini a guarire e per offrire loro un adeguato sostegno medico e terapeutico
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