Un tappeto di fiori ha caratterizzato la pavimentazione durante la celebrazione e in occasione della consegna della reliquia del Braccio di San Matteo a Monsignor Moretti (foto pubblicata sulla pagina facebook Solo per chi ama Salerno scatto di Gerardo Scafuto). A scandire l’appuntamento, le note della Banda di Pellezzano e di 150 cantori del Coro Diocesano che hanno intonato l’Inno a San Matteo
Nel cammino del corpo del Santo (dalla morte in Etiopia all’arrivo a Casal Velino), la cappella di Casal Velino ospitò le spoglie del Santo per circa cinque secoli, dal 450 al 6 maggio 954, data della traslazione a Salerno.
Il 6 maggio, quindi, fu il giorno di arrivo delle spoglie di San Matteo in città, e i cittadini le accolsero illuminando ogni vicolo e tutte le strade con fiaccole e lanterne, metafora di luce e speranza, che, proprio il parroco di Salerno Michele Pecoraro, si augura possano illuminare ancora la città e i cuori di chi la abita e non solo, sicuro che ogni anno si ripeteranno forti e sempre nuovi eventi commemorativi.
IL VIDEO DELLA PAGINA FACEBOOK SOLO PER CHI AMA SALERNO
ma veramente fate…tanta enfasi per il 6 maggio che non avrebbe senso se non ci fosse il 21 settembre e poi hanno distrutto la processione…ridotta a un requiem …ma veramente è arrivata a tanta la leccaggine di alcuni salernitani….il Duomo all’interno trasformato in un circo…fate pena…senza dignità