Nella stagione scorsa, quella che la Salernitana concluse in decima posizione con Sannino prima e Bollini poi in panchina, la società ha incassato ben 2 milioni e 70mila euro alla voce mutualità, oltre un milione di euro in più rispetto al campionato precedente quando, da neo promossa tra i cadetti, la squadra granata chiuse al quintultimo posto scongiurando la retrocessione solo grazie ai playout vinti contro il Lanciano.
Tornando alla gara di domani ci sono altri fattori che vanno tenuti in debita considerazione per cercare di fare un colpo da tre punti allo Zaccheria. C’è la rivalità tra le due tifoserie, c’è quel legame tra Foggia e Salerno per via degli intrecci societari del passato, c’è una piccola pattuglia di ex ed ex mancati con il dente avvelenato, c’è la necessità di riscattare lo scivolone dell’andata che rovinò il Natale a tanti tifosi. Il Foggia vinse tre a zero ma il punteggio non rispecchiò il reale andamento della gara con la Salernitana fermata in parecchie occasioni dai legni. Un motivo in più per regalare un dispiacere ai rossoneri nel penultimo atto del campionato.
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