A dirlo a La Città è la moglie di Adriano Lembo, che nel luglio scorso fu arrestato per il racket attorno al “Sea Garden” di via Clark e da martedì sera è di nuovo in carcere.
«Non è vero che era tornato davanti alla discoteca – afferma la moglie Rita – Stava andando qualche sera vicino allo stadio, dove sta il cinema, e di mattina di fronte all’ospedale, ma non dava fastidio a nessuno, prendeva qualche spicciolo a piacere se glielo davano ».
La donna spiega che dopo essere tornato in libertà il marito aveva deciso di non mettersi più sulla strada: «Poi però abbiamo avuto problemi. Io, che lavoravo nella pulizia del parco del Mercatello, ho perso il lavoro. La cooperativa ha iniziato a non pagare e noi non ce la facevamo ad andare avanti. Lui ha provato a cercare lavoro, è andato anche al Comune, ma non ha trovato nulla».
Di mattina, quando la postazione era quella di fronte all’ospedale, c’era spesso con lui la figlia Francesca. «Lo accompagnavo perché dopo il primo arresto ero traumatizzata – sottolinea – avevo sempre paura che non rientrasse a casa. Così vedevo quello che succedeva: gli automobilisti che a volte gli offrivano una sigaretta o un caffè, gli studenti di Medicina che ormai lo chiamavano “zio”.
Lui non faceva richieste, prendeva quello che gli davano e se glielo davano». Ora l’appello della famiglia è rivolto all’autorità giudiziaria, perché il carcere sia tramutato almeno in arresti domiciliari: «Soffre d’ansia, stare negli spazi piccoli gli costa troppo fatica. Quello che ha fatto lo ha fatto per noi, e vorremmo riaverlo a casa».
Fonte La Città
Mio cognato è andato a lavorare in Algeria per sfamare la famiglia, tanti altri si fanno il mazzo ed emigrano, sarebbe bello se tutti quelli con un problema si mettessero per strada, molto comodo, lavoro sotto casa, zero tasse ed orari flessibili.
prendesse la “Caldarella” e andasse a lavorare…altrimenti anche nei campi a cogliere ortaggi!!! E’ la scusa di chi vuole e sa solo delinquere…..
A breve inizierà la raccolta dei pomodori. Consiglio a tutti questi grandissimi lavoratori di andare a cercare lavoro in aziende agricole e non al Comune…
Ragazzi non giustifico il lavoro di parcheggiatore , ma non facciamoci troppo eroi , 2 figli disabili e senza 1 euro in tasca non e’ certo facile …
Va fatich !!!
Il pietismo è lo strumento proprio dei “Lazzari” che viene utilizzato per trovare la giustificazione al loro modo di vivere alle spalle degli altri. Perchè il parcheggiatore abusivo non lavora, non produce nessun serevizio, vive alle spalle degli altri taglieggiandoli. E’ ora di estirpare questa gramigna dalle strade. Già siamo vessati da tasse varie e parcheggi a pagamento, e ritroviamo questi biechi figuri nei parcheggi a pagamanento che pretendono la doppia esazione. Per favore non date spazio a loro o ai loro familiari, non fatene delle vittime, altrimenti in questo Paese continueremo a non trovare mai i colpevoli e a penalizzare gli onesti.
Dopo la figlia parassita con oro vestiti e tatuaggi,ora il turno della moglie,altra parassita che aspettiamo di vedere nelle interviste,ma ci sono persone che conosco,come un amico che ha la figlia con distrofia muscolare,che si fa 70 km per andare a teggiano per guidare un camion e alle 4 di mattina e si ritira alle 21,però lui non va a fare il parcheggiatore e minacciate,anzi si fa un sedere tanto e poi si dedica alla figlia,il lavoro purtroppo lo ha trovato li e quindi non fa il parassita come suo marito e sono fiero di essere suo amico,lei è fiera di suo merito che estorce denaro e minaccia?In Galeraaaaa e andate a lavorare onestamente parassiti
E’ andato al comune? E da quando in qua al comune danno lavoro? ci sono tanti lavori onesti da fare…. per di più se c’è scritto che non gli davano niente…. ma pochi spiccioli…. sarebbe più onesto e soprattutto più remunerativo, magari lavorare in qualche negozio come commesso o in qualche bar… il lavoro si trova… ma è ovvio che queste persone non vogliono il lavoro ma vogliono solo fare i nullafacenti e estorcere denaro facile…
dal racconto della sig.ra si evince che anche quando lei lavorava , lui faceva il parcheggiatore abusivo … poi quelli del sea garden , del multisala e dell’ospedale , sono sempre stati indicati come tra quelli più arroganti ( anche se effettivamente vedendo i costo del parcheggio dell’ospedale , non capisco perchè pagare un abusivo e rischiare anche una contravvenzione ) . Quindi non credo che in tutti il marito abbia suscitato la stessa simpatia che descrive la sig.ra . Poi voglio capire come funziona il fatto di chiedere lavoro al comune… no veramente mi interessa , come funziona ? Per il fatto dei figli disabili , se è vero (tt i parcheggiatori hanno figi disabili?)umanamente me ne dispiaccio , ma la soluzione non è quella del marito , che tante volte avrà chiesto l’obolo casomai a un povero cristo che cerca di svangare la giornata onestamente, e caso mai anche lui in casa ha le medesime difficoltà , quindi può avere la mia solidarietà ma non la mia comprensione .
col parcheggio arrotondano..questi vivono di sussidi da una vita…..e conoscono tutti i sussidi in arrivo e in partenza……altro che ….lo ha fatto x noi…lo vorremmo riavere a casa……
con le pensioni di disabilita’ sicuramente seguono quelle di accompagnamento…..si stia zitta la signora…evita brutte figure…..e non mi venga a dire che le pensioni se ne vanno x i figli….venite mantenuti anche voi a carico di chi si fa un mazzo dalla mattina alla sera e x dignita’ non chiede nulla a nessuno……LA DIGNITA’……..a tanti e’ sconosciuta……a Salerno….
Che commenti disumani
Non cominciassero con ste lagne.
Se vuoi lavorare, vedi come fare ma certamente non inizi a fare il
Criminale
entrambi, sia i professori fobici che sbandierano la loro sapienza commentando qua sopra tutto e tutti e sia i parcheggiatori. Purtroppo stessa razza.
franz e CApisco visto che noi siamo disumani perche’ non lo prendete a carico a lui ed alla sua famiglia andassero a lavorare nei campi oppure la galera e speriamo che buttino le chiavi