Buche, stato di abbandono, bagni in condizioni igieniche scarse. Questa la situazione in cui versa ad oggi il mercato in via Piave.
La popolazione del mercato si schiera contro un’eventuale dislocazione in Via Vinciprova la quale non permetterà, secondo molti, lo stesso tipo di guadagno perché caratterizzata dalla vicinanza con alta concentrazione di concorrenza e scarsità di posti auto. Lo scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola.
«Lo spostamento peggiorerebbe soltanto la situazione, già oggi è difficile andare avanti». Gerardo Torre gestisce la sua attività in via Piave da quarantaquattro anni, ma non ricorda una situazione così drammatica nella zona: «Prima c’era maggiore ordine ed affluenza, maggiore dispo ibilità di parcheggio, mentre adesso anche i bagni versano in condizioni critiche».
Michele Sica è sul piede di guerra: «Dovranno venire a spostarci con i carrarmati. Siamo stati completamente dimenticati. Lo spostamento è un danno per chi già oggi non riesce ad arrivare a fine mese. A noi viene sempre detto che i posteggi sarebbero stati temporaneamente dislocati altrove per lavori ma da vent’anni non è stato mosso un dito».
i a morire».
In via Piave i “bagni” non sono in in condizioni igieniche scarse…NON ESISTONO! Prima di scrivere andate a vedere con i vostri occhi! Parcheggi ZERO, fondo stradale sconnesso e pericoloso, alla fine del mercato l’area è peggio di una discarica puzzolente, in oltre 50 anni che frequento ( ci passo ma non mi fermo) non ho mai visto vigili urbani se non in rarissime e sporadiche occasioni, nessun controllo sui prezzi provenienza delle merci, NESSUNO che emette scontrini obbligatori…ma di che stanno parlando, che non arrivano a fine mese? il più povero di loro hanno almeno 2 appartamenti di proprietà, vacanze di lusso, auto ecc.. con un utile del 50% in nero! NON CENSURATE LA VERITA’ visto che non la raccontate….
Una settimana di tempo e Vinciprova sarà come Via Piave.
Sono degli sporcaccioni.
Le buste di plastica svolazzanti arrivano fino a Via Carmine e Via Paolo De Granita.
Gli scarti organici per terra, è chiaro che resta la puzza tutta la giornata.
I gabinetti? Meglio non parlarne.
Le buche ? Chiedete ai poveri pini con le radici fuori, meglio se chiedete all’assessorato verde pubblico per la prossima abbattitura, perchè loro così risolvono il problema.
Giusto una specifica: la popolazione si schiera CONTRO il Mercato di Via Piave. Sono i mercatali, che per comodità lo vogliono in una zona che diventa, oltre che impraticabile, una fogna a cielo aperto, quando se ne vanno. I bagni non ci sono e per una pura logica, un mercato non andrebbe ristretto in un tale “mastrillo”, a strettissimo contatto con le case. Va spostato.
Se Atene piange, Sparta non ride. Fatevi un giro al mercato di via Robertelli, dalle parti dei pescivendoli, e annusate il fetore nauseabondo che viene su dalle caditoia delle acque reflue. Una puzza che neanche un obitorio riuscirebbe ad eguagliare. A parte le scivolate sul pavimento liscivioso, i bagni? Nun so, ma mi sembrano poco raccomandabili igienicamente, e le chiavi? nun so.