“Come Comune di Salerno – ha spiegato il primo cittadino – abbiamo chiesto ai committenti di voler organizzare un incontro aperto ai cittadini proprio per discutere le specifiche del progetto. Si tratta di un’opera che ha molti spunti sociali, con sale per laboratori, luoghi di aggregazione sociale e spazi per svariate attività. Sono state ascoltate e valutate le opinioni di tutti per poter procedere al meglio, nel bene della collettività e del territorio”.
“L’incontro pubblico – ha aggiunto il direttore dello Staff, Alberto Di Lorenzo- era un atto dovuto proprio in coerenza con la norma prevista nel codice per i lavori pubblici che prevede un confronto con la cittadinanza. Essendo un’opera che rientra nel pubblico interesse, va sottoposta al vaglio del consiglio comunale.
Alla fine di questo incontro, dunque, non abbiamo deciso nulla, ma faremo tesoro di tutte le considerazioni dei residenti al fine, poi, di ridiscuterne nel corso del consiglio comunale. In quell’occasione, l’amministrazione comunale si prenderà la responsabilità di fornire una propria valutazione”.
I progettisti, poi, hanno illustrato le planimetrie, la destinazione degli uffici e dei locali in generale, e di tutta l’area circostante sita nel quartiere di Torrione alto. Inoltre, hanno specificato i materiali che verranno utilizzati “tutti in sintonia con l’ambiente circostante” e hanno ribadito che “in quell’area non vi sono vincoli di nessuna natura e il tutto è pensato in sintonia con gli standard disposti dalla CEI e con le norme urbanistiche del vigente Puc”.
A seguire, sono intervenuti alcuni cittadini i quali hanno esposto le proprie considerazioni.
L’assessore De Maio ha sottolineato che: “si è trattato di una discussione importante per l’amministrazione comunale, per la città e per questo quartiere. Nell’ambito di un confronto avutosi in precedenza con tanti consiglieri comunali, era nata una discussione accesa.
Era necessario, dunque, questo incontro dove sono emerse tante sensibilità che dobbiamo rispettare. È nostro dovere trovare il giusto equilibrio tra le parti. Alla luce di tutte le testimonianze ascoltate, sono convinto che questo equilibrio si possa trovare, apportando, se necessario, anche alcuni suggerimenti che possano migliorare questo progetto”.
Le conclusioni sono state affidate al sindaco Napoli il quale ha rimarcato quanto “questo dibattito sia stato costruttivo e appassionato. È stato importante comprendere quanti molti di voi intendano riconoscersi in modo identitario in questa chiesa. Tutti gli interventi sono stati utili e il consiglio comunale, prima di fare le sue considerazioni, ne terrà conto. Appena si convocherà il consiglio comunale si metterà all’ordine del giorno la questione trattata. Speriamo che la decisione sia la più condivisa possibile “.
Perchè fare una nuova chiesa quando a distanza di 100 metri c’è la chiesa di san giovanni e la chiesa dismessa di via robertelli?
Perchè bisogna fare così per prendere i fondi dall’ Unione europea
tanto per capirci i vincoli ambientali sono stati rimossi da questi signori per permettere la colata di cemento ed il sacco edilizio che si sta perpetrando in tutta la citta ed in particolare a torrione ‘ . salerno ,grazie a loro , é la 2^ città per consumo di suolo in italia! potevano risparmiarsi la sceneggiata della assemblea cittadina .avremmo gradito , a suo tempo , lo stesso zelo sulle scelte ed i magheggi del puc fatto a misura di palazzinari . ieri tutti gli intervenuti avrebbero dovuto capire che il sindaco f.f. ed i suoi accoliti contano 0 ,dico 0. alla fine decide sempre il mitico sindaco/ governatore che da buon megalomane ci regalerà l’ennesimo mostro di cemento.
Chiaramente è un articolo scritto stando seduto comodamente in ufficio . Non vi è alcun riferimento alle diverse motivazioni/opinioni espresse dalla platea durante il dibattito . Un articolo totalmente INUTILE !
Che fanno bene gli americani. Prima abbattono e poi ricostruiscono