Si tratta della prima azione di particolare rilievo per la mitigazione del fenomeno della presenza dei cinghiali nel Territorio dell’Area Protetta che si realizza attraverso il controllo numerico e il prelievo selettivo ad opera di personale appositamente formato e autorizzato.
Secondo il vigente regolamento, gli oltre 230 selettori, con il coordinamento dell’Ente Parco e del Corpo dei Carabinieri Forestali effettueranno battute singole o in gruppo che consentiranno nel medio e lungo termine di dare un prezioso contributo per la risoluzione del problema.
Nell’occasione sarà presentato il Piano d’Azione per la Gestione del Cinghiale nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni che, con l’obiettivo di trasformare un’emergenza in opportunità, prevede l’attivazione della filiera delle carni di cinghiale che, prima della commercializzazione, saranno sottoposte ai controlli sanitari previsti dalla normativa vigente e predisposti grazie all’intesa tra Ente Parco e ASL Salerno.
Inoltre, il Piano prevede anche la strategia legata ai recinti di cattura che verranno collocati sul territorio nelle aree con maggiore presenza di ungulati. Nei prossimi giorni verrà pubblicato la manifestazione di interesse per verificare la disponibilità delle imprese agricole o di soggetti privati ad installare i dispositivi di cattura.
Commenta