La mamma del bimbo era stata sottoposta a tracciato cardiotocografico in clinica, il 3 gennaio. Non erano emersi alterazioni, né segni di sofferenza fetale. Il giorno successivo, dopo un controllo, la ginecologa che la seguiva le consigliò di recarsi di nuovo in clinica per fare un altro tracciato, che evidenziò l’assenza del battito cardiaco.
Fu disposto un parto cesareo d’urgenza, ma il bimbo nacque morto.
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