A dirlo il Governatore della Campania Vincenzo De Luca a LIRATV nel corso del consueto appuntamento del venerdì. «Abbiamo assistito, per tre mesi – dice De Luca – ad una vicenda sconcertante e deprimente. Salvo solo due cose: la prima è il rispetto della volontà degli elettori e considero positivo che sia nato un governo espressione delle forze politiche che hanno avuto un successo elettorale. La seconda è la difesa delle prerogative del presidente della Repubblica».
De Luca mette in risalto come si sia stati «sull’orlo del baratro istituzionale, mettendo in discussione il ruolo del capo dello Stato ». «Il presidente della Repubblica – aggiunge – per la Costituzione italiana, non è uno a cui si porti la mattina una lista di ministri e lui è obbligato a firmare.
I ministri li propone il presidente del Consiglio ma il decreto di nomina lo firma il capo dello Stato, che ha una funzione di garanzia per tutta Italia. E se nella lista dei ministri vi è una proposta che il capo dello Stato considera dannosa per l’Italia, ha il diritto e il dovere di bloccarla».
«Su tutto il resto – aggiunge De Luca – è meglio stendere un velo pietoso, perché ciò a cui abbiamo assistito per certi aspetti è al di là del bene e del male, a cominciare dal contratto di governo, che anche dal punto di vista linguistico è una bestialità».
«Si parlava – conclude il governatore – di Governo del cambiamento. Invece i ministri, per una metà, sono persone nuove, per l’altra siamo alla preistoria».
Caro Vincenzino il tuo ” Giggino” e’ ministro mentre tu ROSIKI!!!!!!