Una parte della sua biblioteca – per volontà della sorella Claudia che ora vive in Francia – è stata donata alla biblioteca dell’Icatt dove ha trovato spazio ed è stata catalogata. Si tratta di circa 500 libri che spaziano in tutti i rami dello scibile, dalla cultura, all’attualità, dalla storia alla scienza, passando per l’astrofisica, la politica, lo sport.
In fondo librario Tamm è stato costituito affinché il suo esempio di libertà culturale possa servire a quanti sono in cerca di un riscatto sociale. Sono stati gli stessi detenuti, in particolare i tre giovani Giuseppe Bocchetti, Fabio Fontanarosa e Giulio Fragliola, a svolgere il paziente lavoro di catalogazione ed inventariazione dei volumi donati.
Alla conferenza stampa sono intervenuti, tra gli altri: Rita Romano, Direttrice dell’Icatt di Eboli che ha ricordato l’impegno costante per la cultura dell’Icatt, che si è già tradotto nel progetto del libero parlato, in laboratorio di teatro ed in altre iniziative che hanno portato ad arricchire le proposte formative per gli ospiti della struttura di detenzione: “la biblioteca è molto fruita, i detenuti la frequentano con piacere e prendono molti libro in prestito. Per noi è una gioia accogliere i libri di Christin, certi che essi continueranno a vivere attraverso quanti potranno leggerli”.
Fernando De Martino, amico di lunga data di Christian Tamm e mediatore dell’iniziativa ha ricordato come “Christian era una persona buona, che amava approfondire ogni aspetto della vita. I libri erano solo una parte del suo maniacale amore per il sapere: catalogava vhs, cd, dvd, film e documentari che vedeva per intero”.
Il giornalista Paolo Romano, che ha seguito personalmente la vicenda della donazione libraria ed ha raccontato la storia di Christian Tamm, ha messo in evidenza come i libri in questione conservino ancora traccia “di un passaggio, di un legame con chi li ha posseduti. In maniera discreta ci sono sottolineature a matita, note a margine, parole border line per evidenziare una parola, una frase, un periodo che hanno lasciato il segno e che meritano un ulteriore approfondimento”.
Dalla Francia dove vive, la sorella di Christian, Claudia Tamm ha inviato un messaggio: “E’ per me una gioia immensa sapere che il bene più prezioso di mio fratello, i suoi libri, possa trovare uno scopo adesso che non c’è più (…) era anche un ragazzo con un profondo, immenso rispetto, rispetto per tutto, per le persone, per l’ambiente, per le cose. Per i libri, anche in quanto oggetto, toccarli, odorarli, lo faceva con una reverenza, come se fossero stati tutti, indistintamente, dei beni preziosi. Raramente gli chiedevo di prestarmene qualcuno, avevo paura di sporcarli, o anche solo di aprirli troppo, e così secondo lui di rovinarli.
Adesso però mi piace pensare che dalla dimensione in cui si trova, un’orecchia ad una pagina non gli interessi più, ma anzi che sia contento ed orgoglioso che i suoi libri possano servire a qualcuno per imparare, per immaginare, per emozionarsi o anche semplicemente per un momento di svago, per volare via con la fantasia da una realtà pesante e a volte insopportabile”.
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