Si tratta delle nuove disposizioni della Transport Security Administration americana (TSA) sui bagagli a mano, che va a colpire una categoria di prodotti che, finora, avevate forse sempre reputato innocui: quelli in polvere. Le nuove regole, in vigore da sabato 30 giugno, si applicano solo ai voli diretti verso gli Stati Uniti, dall’Italia o da un altro Paese del Vecchio Continente.
A essere banditi saranno i contenitori con prodotti in polvere più grandi di 350 ml, che dovranno tassativamente andare nel bagaglio in stiva. Per gli amanti della palestra potrebbe trattarsi di proteine, per chi va a visitare dei parenti oltre oceano del sacchetto di “farina bona”. I cosmetici, invece, non dovrebbero causare problemi, a meno di non portare con sé un barattolo di terra per il viso con all’interno una scorta per un anno.
A seconda del prodotto, si può dire che i grammi riportati sulla confezione (g) corrispondono sommariamente al volume in millilitri (ml), ma questa indicazione molto generale non vale sempre. Se si è diretti verso gli Stati Uniti, il consiglio è di imbarcare i prodotti in polvere nel bagaglio in stiva, così da evitare eventuali ritardi ai controlli. Esclusi da queste limitazioni, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono i medicamenti, gli alimenti in polvere per bambini e le urne contenenti ceneri funerarie. Come per i liquidi, continuerà inoltre a essere possibile portare sull’aereo i prodotti in polvere e i granulati acquistati al duty free dell’aeroporto.
Giovanni D’Agata
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