Una gioia incommensurabile per Antonella Rispoli e famiglia, dopo anni di sofferenze nel prefabbricato alla Maddalena e dopo anni di battaglie, per rivendicare una casa a misura del consorte con problemi di deambulazione. Propedeutica ai festeggiamenti, è stata la benedizione ad opera del parroco di Santa Lucia, Don Beniamino D’Arco.
“Ora posso ritenermi soddisfatta – ha dichiarato Antonella Rispoli. Erano trascorsi oltre venti anni e mi ero quasi stancata di lottare per quello che avrebbe dovuto essere un mio sacro santo diritto: la casa. Questa volta la macchina comunale ha funzionato alla perfezione, l’amministrazione Servalli si è messa subito a lavoro e in due occasioni mi ha dato la possibilità di rivedere il progetto di riqualificazione della mia casa in muratura. C’è da dire che si sono dovute succedere tre amministrazioni per vedere risolto il mio problema. Le precedenti hanno tentato di trovare una soluzione, ma non sono stati capaci. Solo adesso con l’amministrazione Servalli, sono riuscita ad avere una casa adatta alle esigenze di mio marito, che vive con delle disabilità, al fine di migliorare la qualità della nostra vita. Aimè, arrivare a questo traguardo non è stato facile, non posso negare di aver dato filo da torcere ma alla fine sono stata compresa da tutti perchè quello di chiedere accorgimenti alla mia casa, era un mio diritto. Ringrazio tutti, in particolare il Sindaco Vincenzo Servalli, il quale ad ogni incontro è stato sempre comprensivo e rassicurante, fino ad immedesimarsi nella mia delicata situazione. Una nota di merito anche all’assessore Nunzio Senatore che ha svolto la sua carica di Vicesindaco, magnificamente, e ancor di più il suo assessorato con professionalità e competenza. Si è dimostrato sempre disponibile e pronto a trovare una soluzione, solo per il bene e l’amore per la sua città. Chiedo, ufficialmente, scusa al Dirigente Luigi Collazzo, con il quale ho avuto dei duri scontri, poi attenuati da un sereno confronto. Io e la mia famiglia Vi ringraziamo vivamente. Un grazie al Dirigente Antonino Attanasio, persona molto professionale, e al team dell’ufficio tecnico, Pasquale Cammarano e Mario Ambrosino. Il lavoro dell’Ing. Attanasio e dell’Ufficio Patrimonio, è riuscito a dare continuità e trasparenza al filone delle case popolari. Sono emozionata sia per il lieto epilogo della mia storia sia per la rinascita di Cava de’Tirreni che ritornerà al suo splendore grazie ad un momento storico e politico senza precedenti: lo smantellamento delle baracche
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