Per Alfonso un sogno che si realizza: come riportato dal sito de IlVescovado.it, non importa se non ha avuto nemmeno il tempo di potersi riposare dalle fatiche post esame (non ha ancora ritirato l’attestato di diploma), magari con qualche tuffo con gli amici a Castiglione.
Tornare a indossare tuta blu e casco bianco e ricominciare a lavorare al fianco dei tecnici impegnati su interventi alle linee di distribuzione in media tensione e bassa tensione e nella verifica di cabine di trasformazione è per lui, giovane ingegnoso e responsabile, motivo di orgoglio, come per un ragazzo che sogna di fare il calciatore indossare la maglia della sua squadra del cuore.
Già lo scorso anno, al termine del quarto anno, Alfonso venne selezionato da Enel tra 60 coetanei per un programma di apprendistato di primo livello, frutto del protocollo d’intesa sottoscritto col Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali. L’esperienza formativa si concluse con buoni risultatiela soddisfazione dell’azienda con occhio attento al processo di ricambio generazionale.
E il 2 luglio scorso lo studente di Ravello ha concluso la maturità: dopo una settimana l’azienda, che al termine del primo apprendistato lo aveva già valutato con merito, ha preso visione dei quadri finali e l’11 luglio lo ha convocato a sostenere una prova interna che ha portato alla conseguente firma del contratto che inizialmente prevede un salario base mensile che varia tra i 1200 e i 1300 euro, e un futuro ricco di soddisfazioni professionali.
Fonte IlVescovado.it
Ma è impossibile non constatare la tristezza di questo Paese, dove viene dedicato un articolo ad un giovane che trova lavoro a tempo indeterminato (dovendo fare apprendistato dopo averne già fatto durante l’alternanza scuola-lavoro), per di più per uno stipendio non sicuramente da far fare i salti di gioia, ci campi finchè non devi pagare un affitto. Siamo destinati a diventare il paeser più povero dell’EU
Mario
Bravo! I suoi coetanei invece…. si dividono tra bollette Snai e canne nella traversa della Feltrinelli!
Ci vuole anche fortuna a nascere in un determinato periodo. 10 anni fa il Focaccia non faceva nulla di ciò, ed ai studenti meritevoli manco una borsa di studio. Cmq auguri a lui.
È stato fortunato. C’é gente che dopo lauree, specializzazioni e master campa ancora con i soldi dei genitori perchè quello che guadagnano é una vera miseria
Anche io ho frequentato il focaccia negli anni 2008 – 2013 e concordo con EX…
Cmq mi fa strano che al SUD se uno trova lavoro venga fatto un articolo di giornale… Dovrebbe essere la normalità una cosa del genere 🙁
Un giovane che ha come sogno lavorare per Enel e fare l’operaio..che tristezza…poi non si lamentasse se e quando troverà una donna lo tradirà con uno pieno di soldi. Io fortunatamente grazie a mio padre sono a 28 anni direttore di banca e le donne fanno la fila..
Complimenti ed in bocca al lupo al ragazzo, tuttavia è molto triste constatare che anche in ambienti “giornalistici” si continui a parlare di “posto fisso”.
Bisogna smetterla con questa favoletta del posto fisso, il mondo dell’impresa è cambiato e oggi soprattutto i giovani devono essere consapevoli che non lavoreranno più nella stessa azienda per tutta la vita ma anzi dovranno probabilmente essere pronti a cambiare più volte nel corso della carriera.