La fake news corre tra un post e l’altro, tra un social e l’altro, si colora di complottismo e a tratti trasuda persino cinismo fuori luogo, “si è rifatta le unghie tra un naufragio e l’altro”, “funziona come Cocoon, dopo 48 ore in acqua sei più bella”. La verità la racconta Annalisa Camilli, giornalista dell’Internazionale che era a bordo dell’Open Arms quando hanno soccorso Josepha: “ha le unghie laccate perchè nei quattro giorni di navigazione per raggiungere la Spagna le volontarie di Open Arms le hanno messo lo smalto per distrarla e farla parlare. Non aveva smalto quando è stata soccorsa, serve dirlo?”. A riprova la foto del salvataggio della donna dove chiaramente non ha smalto, nè braccialetti. Ma neanche questo placa l’odio in rete.
“Sulla nave Open arms ci si diletta con lo smalto”, ironizza qualcuno e subito sotto accusa finiscono i volontari di Open Arms ‘colpevoli’ di avere lo smalto a bordo e di aver regalato un attimo di umanità, di normalità e anche di legittima vanità alla migrante.
Fonte ANSA
Ma come si può pensare che la gente creda che dopo un salvataggio presunto (io direi azione cinematrografica) qualcuno abbia ,tra tante cose da fare , mettere lo smaltoalla. clandestina , ma fatemi il piacere. In nessun paese normale ti fanno entrare senza un permesso solo in Italia esistono i Generosi e buonisti coi nostri soldi .
Le donne nigeriane finiscono nella rete della prostituzione…informatevi.
I ragazzi finiscono per essere il braccio dello spaccio…informatevi.
La maggior parte dei bambini non accompagnati scompare nel nulla senza lasciare traccia(pedofilia..traffico di organi)..informatevi!
il problema non sono quattro imbecilli che commentano una foto, il problema vero sono quelli che aiutano questo traffico, in buona o in cattiva fede.
Grazie a chi ? Ai SUPERIMBECILLI che le portano qui e aio superimbecilli che gli dasnno anche risalto scrivendolo.