«Asino marocchino»: così il patrigno si rivolgeva a lui spintonandolo e aggredendolo. Il 43enne battipagliese avrebbe poi anche tentato di ostacolare i rapporti tra il piccolo e il suo padre naturale dicendo alla sua compagna e davanti al bambino che non voleva marocchini davanti casa.
I fatti sono avvenuti tra il 2015 e il 2018. Il bimbo -come racconta Il Mattino – Veniva lasciato solo in casa per ore, maltrattato e offeso per il colore della sua pelle.
La drammatica storia familiare è venuta a galla solo alcuni mesi fa, quando il padre naturale del minore ha allertato i carabinieri in seguito a un tentativo di aggressione da parte del 43enne battipagliese portando poi alla luce una squallida vicenda di violenza, abbandono e razzismo.
Oltre alla Procura ordinaria, indaga anche quella minorile per eventuali provvedimenti a carico della madre del ragazzino.
Più che razzismo parlerei di ignoranza pura. Non cavalcate l’onda dei sinistroidi fomentatori dell’odio razzista! I fatti recenti… dell’uovo in faccia insegnano!
Non siate ridicoli!!!
I maltrattamenti ai minori non seguono, il colore della pelle, bianca,nera ,gialla, sono solo pagine della bestialità dell’uomo, anche nei confronti delle donne e di chi è diversamente abile. Per fortuna sono episodi isolati che vanno , però, come alcuni fatti di tipo razzista, perseguiti a norma di legge ed evidenziati, nelle scuole per educare contro ogni forma di violenza