Il treno storico con locomotiva elettrica d’epoca, con carrozze degli anni ’30 “Centoporte”, partirà dalla Stazione di Napoli Centrale alle ore 8,50 e proseguirà verso le seguenti fermate: Pietrarsa- S. Giorgio a Cremano (ore 9,15) – Portici- Ercolano (ore 9,21) – Salerno (ore 10.06) – Ascea (ore 11.11) – Sapri (ore 11.50).
La corsa di ritorno è prevista con rientro da Sapri alle ore 16.35 – Ascea (ore 17.13) – Salerno (ore 18,17) – Portici-Ercolano (ore 19,05) – Pietrarsa-S. Giorgio a Cremano (ore 19.10) – Napoli (ore 19,30).
I biglietti potranno essere acquistati il giorno stesso dell’evento a bordo del treno, senza alcuna maggiorazione, oppure nelle biglietterie/self service in stazione ed hanno il seguente costo : Tariffa unica, corsa di andata e ritorno € 20 (adulti) – € 10 (ragazzo 4-12 anni) – Gratuito Bambini (0-4 anni).
Il comune di Ascea, in concomitanza con l’arrivo dell’Archeotreno, ha predisposto un servizio di accoglienza ed un trasferimento in bus per il Parco Archeologico di Elea/Velia, con guida gratuita per la visita ai resti dell’antica colonia focea di Elea.
“Abbiamo sollecitato e fortemente voluto questa iniziativa -afferma il sindaco di Ascea Pietro D’Angiolillo- per iniziare un nuovo viaggio tra paesaggi, cultura, memoria storica e archeologia, con l’intento di promuovere e valorizzare il nostro territorio e i prodotti enogastronomici di una terra sana e pulita.
E’ solo un primo “viaggio”, a settembre vi saranno altre tre occasioni per intraprendere un viaggio integrato tra saperi e sapori antichi. Ringrazio l’Assessore al Turismo Corrado Matera per la sensibilità e l’impegno costante diretto alla valorizzazione del Cilento e delle sue meraviglie”.
.. lodevole e simpatica.
Ho preso il treno storico nella tratta Napoli-Pietrarsa con visita al museo delle Ferrovie. C’è tanta roba da vedere. Molto interessante sia per i più giovani che per quelli che hanno vissuto il percorso storico insieme alle ferrovie. Da abbinare la lettura di alcuni libri storici e tecnici per capire come siamo arrivati alle frecce ed alle grandi stazioni di oggi.
Lode alle ferrovie ed hai ferrovieri d’Italia.
Altro che privatizzazioni e business sfrenato.