La madonna è partita dal Marina d’Arechi intorno alle 17.30 attraversando tutti gli stabilimenti balneari che affacciano sull’itinerario: Qui i bagnanti hanno salutato la Santa entrando in acqua e sparando fuochi d’artificio.
Quella di Maria di Costantinopoli è una storia molto affascinante. La leggenda narra che la tavola in legno di cedro, raffigurante Maria in trono con bambino e due angeli adoranti agli angoli superiori, fu persa durante un naufragio da una nave di mercanti fuggiti dalla città di Costantinopoli, caduta in mano ai turchi il 29 maggio del 1453.
Fu un muratore che, intento a procurarsi sabbia dissotterrò involontariamente la tavola e all’istante rimase paralizzato alle braccia. Le sue grida fecero accorrere molta gente che, scavando, portarono alla luce l’icona della Madonna, immediatamente portata nella vicina chiesa di Sant’Agostino dove ancora oggi è esposta.
Per questo motivo la processione, si svolge per mare e per terra in ricordo del viaggio della tavola bizantina e il suo approdo sulle coste salernitane; una barca recante la Sacra Immagine ed accompagnata da un coreografico corteo di imbarcazioni private e, soprattutto, delle forze armate, prende il largo dal Marina d’Arechi e, costeggiando il litorale, dopo diverse tappe intermedie approda in piazza Cavour.
Quest’anno, dopo 38 anni, la messa è celebrata in piazza Sant’Agostino. Subito dopo la Madonna farà ritorno nella sua Chiesa. Il passaggio dell’icona sacra è un momento di raccolta per tutta la città e, in particolar modo, per chi vive il mare, come i lavoratori marittimi e i pescatori, oltre che per gli stabilimenti balneari i quali si misurano in una vera e propria gara preparandosi a festeggiare il passaggio della Madonna con canti e fuochi pirotecnici.
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