Annunciando un azzeramento della compagine societaria, il primo cittadino, che ha chiesto al presidente Cerruti di non lasciare, non ha voluto fare i nomi di coloro che prenderanno parte al nuovo corso dell’Agropoli calcio e i rispettivi ruoli: «nei vari incontri che ho tenuto – ha precisato – c’è stata l’adesione di imprenditori pronti a mettersi in gioco per un progetto a lungo termine. Questa volta vogliamo cambiare il modo di approcciare, riportare la gente allo stadio e far ritrovare in tutti gli agropolesi l’amore per la squadra della Città.
Per questo niente nomine calate dall’alto: queste saranno decise da tutti i soci che sono dentro attualmente e dagli altri che si uniranno nei prossimi giorni». Il presidente dimissionario Domenico Cerruti ha voluto ribadire la sua posizione: «sono un traghettatore verso quella che sarà la nuova Agropoli. Dall’interno o dall’esterno il mio apporto non mancherà mai, così come avverrà per l’amico Maurizio Puglisi che già mi ha confermato che non si sottrarrà dal dare anche il suo contributo».
Ha voluto sottolineare che «per quanto riguarda il settore tecnico sono stati confermati tutti; abbiamo una rosa di 20 giocatori che il 16 agosto inizierà gli allenamenti sotto la guida di mister Gianluca Esposito. Vogliamo che l’Agropoli che sta nascendo sia una casa di vetro e che si parta dal basso, dal settore giovanile».
Tra le proposte per fidelizzare i cittadini: sarà presto lanciato un azionariato popolare; a dare una mano dal punto di vista del marketing ci sarà Pierpaolo Iorio. «Ho chiesto – ha detto mister Gianluca Esposito – al settore giovanile di segnalarmi i giocatori migliori. Questi saranno testati e potranno avere l’opportunità di giocare in prima squadra.
Anche attraverso queste modalità si riesce a richiamare l’interesse della gente. Chi iscrive i propri figli nei settori giovanili dell’Agropoli, deve sapere che in futuro avranno questa possibilità». E sulla preparazione ha concluso: «siamo consapevoli di essere in ritardo, ma il campionato è lungo. Ci sarà tutto il tempo per recuperare».
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