I controlli sono scattati dopo aver verificato che i rifiuti indifferenziati, venivano sversati in varie parti del territorio, fuori dai luoghi deputati alla raccolta da parte del personale addetto, e comunque nei punti di confine con i comuni vicini. A quel punto è scattata l’organizzazione messa in piedi dal comandante della polizia locale, con telecamere installate su auto di servizio e auto civetta, che hanno ripreso per ore ed ore, nell’arco di 40 giorni, i punti maggiormente presi di mira da coloro che sversavano illegalmente.
Il quadro che è venuto fuori, alla fine dei 40 giorni di monitoraggio, è apparso preoccupante. Le persone denunciate si dividono in egual misura tra cittadini residenti e cittadini provenienti dagli altri comuni confinanti. In tutti i casi, i rifiuti sversati, venivano abbandonati ai lati delle strade fuori dalle zone di raccolta e in molti casi si trattava di materiali che prima di finire in discarica avrebbero dovuto essere trattati perché classificati come inquinanti.
Ad essere denunciato anche il proprietario di una ditta scoperto ad abbandonare rifiuti provenienti da attività lavorativa edile e quindi abbandonati nell’ambiente senza alcun trattamento preventivo che ne attutisse il carico inquinante.
“Non si poteva più assistere allo scempio di avere strade sporche per colpa di incivili che non solo non rispettano le norme ma inquinano anche l’ambiente – ha dichiarato il sindaco Paola Lanzara complimentandosi con l’assessore al ramo, Giovanni De Caro e con il comandante dei vigili urbani Marco Inverso – La perfetta organizzazione dei controlli ha permesso di individuare e sanzionare i responsabili delle trasgressioni ma principalmente ha vanificato la pseudo consapevolezza di una impunità che in questo settore regna sovrana. A Castel San Giorgio non permetteremo più a chiunque di fare ciò che vuole”
I controlli continueranno nei prossimi mesi. Ad annunciarlo lo stesso comandante dei vigili urbani. “Il sistema messo a punto – spiega il capitano Marco Inverso – ci permetterà di non mollare la presa e di non far sentire più nessuno tranquillo. Il non vedere nelle vicinanze una vettura della polizia locale, non significherà più assenza di controlli e neanche la sicurezza che alcuni punti sono monitorati ed altri no. Le telecamere mobili potranno spostarsi in tempi rapidi su tutto il territorio e questo a tutto vantaggio del monitoraggio continuo. E la tolleranza sarà uguale a zero. Salvaguardare l’ambiente in cui si vive non è solo un rispetto imposto dalle norme, ma anche un elemento di civiltà e di coscienza”.
Ottima idea,da prendere come esempio e spunto, però da affinare :innanzitutto, oltre la sanzione amministrativa, ci vuole una bella denuncia penale con ritiro patente e sequestro del veicolo, oltre a rendere pubblico il soggetto che commette il reato, e spiego pure perché.
I “signori”che solitamente fanno questo schifo sono nullatenenti o extracomunitari “poveri”, quindi non pagheranno mai le sanzioni ,ecco perché il sequestro del mezzo; poi il fatto di rendere note certe persone, anche potrebbe essere un deterrente, se mai hanno un senso di vergogna.