Il giovane originario di Benevento si era lasciato andare venerdì ad uno sfogo social in cui denunciava la difficoltà che aveva avuto nel trovare un proprietario di casa che “accettasse” il colore della sua pelle: «Stavolta ho trovato una casa a Baronissi, c’è un signore che mi ha concesso l’affitto, ringrazio pubblicamente Domenico Pecoraro il quale ha fatto da garante per poter avere la casa. Lo scrive Le Cronache oggi in edicola
Il mio amico ha parlato con il proprietario spiegando che sono un bravo ragazzo». Ora che il caso è rientrato il 20enne è tornato alla vita di tutti i giorni, fatta di sacrifici e lavoro: «Ora sono finalmente a casa, ritorno alla mia quotidianità fatta di studio e lavoro».
Il giovane però ci tiene a sottolineare di non fare, dopo il caso mediatico, di tutta l’erba un fascio: «L’Italia dev’essere un esempio in tutta Europa perché è un paese che ha un grande storia e tradizione, mi dispiace che avvengano queste situazioni spiacevoli. Ringrazio però tutte gli italiani che nel corso di questi giorni mi hanno mostrato la loro vicinanza con messaggi d’affetto. Ora mi sento davvero felice dopo questo grave caso di razzismo».
Fonte Le Cronache (articolo di Erika Noschese)
Beat a te
Però avete stancato troppo cu’sti extracomunitari :non trovano casa, razzismo; non trovano lavoro, razzismo; so’ peccato, scappano dalle guerre, non sono tutti cattivi. ….basta!
Stiamo in Italia, torniamo ad accuparci dei problemi del popolo italiano,dei giovani e degli anziani.
Il problema non è la persona di colore che scappa dalla guerra ma la persona di colore che la guerra la porta qui… Distinguerli non è facile e non per il colore della pelle.