A sostenerci ci sarà anche l’On. Tino Iannuzzi, che da tempo si sta battendo alla Camera per far ottenere a quest’opera i giusti riconoscimenti e le dovute attenzioni”. “Non dobbiamo dimenticare – ha concluso Amabile – che le maggiori responsabilità di queste perdite finanziarie sono da attribuire al governo Berlusconi, che nel 2009 permise che parte dei fondi europei fossero destinati per il pagamento delle multe dei produttori di latte del Nord”. Oggi, alla base della decisione di ritirare (momentaneamente) i fondi Cipe, ci sarebbe l’impossibilità dell’Anas, presieduta da Pietro Ciucci, di rispettare i tempi di cantierizzazione dell’opera. Entro il prossimo 30 giugno, infatti, l’ente nazionale delle strade non potrà assicurare il proprio impegno fattivo per l’avvio dell’opera, così come comunicato al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro che, a quanto pare, avrebbe messo in moto le macchine per riuscire a reperire differentemente almeno una parte dei fondi necessari per il raccordo Salerno – Avellino.
La giunta regionale ha infatti appena pubblicato la delibera 39, un nuovo caposaldo degli investimenti sui trasporti. Il documento, con allegati e tabelle, ufficializza una ricognizione di interventi attuati e opere prioritarie, considerate le risorse disponibili con le varie programmazioni europee Por, Fas e relative economie. Come si evince dalla delibera 39, l’ente nazionale delle strade presieduto da Pietro Ciucci ha confessato alla Regione che non potrà fornire al Cipe le «obbligazioni giuridicamente vincolanti» chieste per il 30 giugno. In attesa della soluzione avanzata dalla Regione, che tenterà di recuperare 84,8 milioni di euro sostituendo su interventi in fase “avanzata” i soldi destinati ai progetti “in ritardo”, il Comune di Fisciano ha garantito il massimo impegno per evitare che il Sud perda questa importante
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