Una vicenda giudiziaria singolare per l’uomo, tossicodipendente e con precedenti contro il patrimonio al quale era stato notificato nel settembre scorso un provvedimento di obbligo di dimora a Scafati, comune di residenza. Ma il 36enne dopo appena qualche giorno, era stato “beccato” dai Carabinieri ad Ercolano.
In quella occasione l’uomo si è scagliato contro i militari aggravando la propria posizione e facendo scattare il provvedimento dei domiciliari che non è riuscito a rispettare – anche per via della sua dipendenza alla droga – violando la misura ben 7 volte in appena 10 giorni e spingendo il Tribunale di Napoli ad accogliere la richiesta di aggravamento della pena inoltrata dall’Autorità Giudiziaria di Nocera Inferiore.
Io penso che a questo punto chi debba andare in galera davvero e a vita è il giudice o i giudici che di volta in volta hanno deciso. Questo è un caso che deve essere portato all’esame del Csm e del ministro di grazia e giustizia perché è davvero troppo!
Teutonico fino a qualche tempo fa la pensavo come te, poi qualcuno nell’ambiente mi ha spiegato.
È più conveniente, economicamente, mantenere questi piccoli ed alquanto innocui “criminali” a casa loro, con il divieto di uscire e quindi mettere in pericolo la sicurezza sociale, piuttosto che tenerli in un carcere, a NOSTRE spese, garantendogli vitto, alloggio ed un gruzzoletto, perché si, il malandrino quando uscirà di li avrà un piccolo regalino per rifarsi una vita.
Ci vorrebbero i lavori forzati, li si si risparmierebbe.