Linea dura all’alberghiero Virtuoso in seguito al corteo studentesco dell’altro giorno. Quello di Casaburi è un provvedimento di sospensione di un giorno, con obbligo di frequenza, per assenza di massa
La decisione di Casaburi è scaturita anche dall’assenza in classe di molti studenti di 13 e 14 anni. Una scelta dettata dalla necessità di condividere con le famiglie un evento che ha interessato tanti studenti minorenni e dall’esigenza di «tutelare, soprattutto, l’incolumità di quelli più piccoli». «I genitori devono avere consapevolezza che i figli erano assenti e un domani non possono dire di non essere stati avvisati – spiega il dirigente scolastico – Loro esercitano la potestà e se ritengono che il comportamento dei figli sia stato legittimo me lo sottoscriveranno e per quanto mi riguarda non ci sarà alcuna violazione».
PROPRIO LUI CHE HA SULL’ISTITUTO UN PONTE DELL’AUTOSTRADA MAH
ma tu devi ripartire dalle elementari !!
Il diritto alla protesta parte propio dalle scuole ….
IO DIREI DI FARGLI RIPETERE LA PRIMA COMUNIONE
HA FATTO BENISSIMO!!!!!!!
DI IMPARARE QUESTI NOSTI GIOVANI NON HANNO VOGLIA!!!!!
UN LAVORO SERIO NON LO TROVERANNO MAI!!!!!!
IO ,IMPRENDITORE, VOGLIO GENTE PREPARATA, NO CIUCCI!!!!!!
Anonimo: ma cosa vuoi protestare?? lo sai come funzionano (da sempre) quasi tutti gli scioperi a scuola? arriva il bullo o il più politicamente schierato e dice oggi non si entra. Semplice e sintetico. E ovviamente la maggioranza mica si tira indietro? Se poi chiedi i motivi reali dello sciopero saltano fuori i soliti discorsi sterili e fotocopia. A prova di quanto affermo c’è il fatto che ogni anno, in qualunque situazione, fino a Natale ci sono sempre scioperi autogestioni manifestazioni e ca–ate varie, dopodiché tutto sparisce. Ne conosco tantissimi di ragazzi (ora e ai miei tempi) che non sono d’accordo con questi scioperi, ma purtroppo vengono sopraffatti dagli altri, i quali molto spesso sono pure spinti dai professori..
È così… A me dicevano i professori mi raccomando fatelo tutti insieme in modo tale che se ne potevano andare a casa…