Dal porto arriva il via libera ma è indicato un molo alternativo sia al Manfredi-Stazione Marittima (impraticabile per il pescaggio della nave di 8.5 metri) che al III Gennaio, in quelle ore impegnato in una lunga movimentazione merci con altre due navi.
Allora la Crown Princess lunga 290 metri, che nei precedenti otto attracchi del 2018 aveva non di rado inviato feedback negativi circa la logistica dell’attracco (già un’altra volta era finita al Trapezio tra i traghetti Ro-Ro e porta containers con gli ospiti scesi in banchina tra i camion delle Autostrade del Mare e i rimorchi con i contenitori in ferro, vedi foto sopra) vira di 180 gradi la prua e si dirige nel più comodo porto di Napoli. Lo scrive La Denuncia.it di Francesco D’Ambrosio
Salerno, in una sola giornata, perde diverse centinaia di migliaia di euro: saltano i tour organizzati con i pullman, quelli con i traghetti del metrò, le prenotazioni ai ristoranti (ogni visitatore spende in media 60 euro), le visite in città e con essi tutto il lavoro organizzativo, impeccabile, dell’agente Della Corte.
Fonte La Denuncia.it
basterebbe dragare il porto. Ma poi succede che arriva il giornale LADENUNCIA e si lamenta che stanno dragando per fare business con le navi da crociera. io mi diverto a leggere a perdita di tempo….. di una sigaretta. ecco 4 min passati, finita la sigaretta si ritorna a lavorare felicemente.
Che vergogna…..
BRAVISSIMI, COMPLIMENTI
la citta turistica la citta delle occasioni perse!!! che vergogna
Temo che non sarà l’ultimo caso a cui bisognerà abituarsi.
Non ci si poteva aspettare esiti differenti, data la imprevidenza organizzativa e realizzativa e i colpevoli ritardi con cui (non) sono stati affrontati i problemi legati all’ammodernamento infrastrutturale dello scalo e al potenziamento/adeguamento della configurazione delle banchine e delle opere a mare.
Ma se già altre compagnie di navigazione hanno lasciato Salerno, che cosa ci si aspettava? Quanto tempo sarebbe dovuto trascorrere per capire che quest’ultima compagnia avrebbe prima o poi disertato Salerno per evitare ai propri crocieristi la vergogna dello sbarco tra container, camion, gru, muletti e merci di ogni genere? Queste navi sono lunghe anche per il Manfredi, il dragaggio non serve! E poi, che stazione marittima si presenterebbe a chi sbarca: qualcuno ha visto come è ridotta e degradata quella struttura inaugurata (si fa per dire) nell’aprile 2016, ma già allora vecchia e malridotta? Per tutto ciò dobbiamo solo dire grazie a chi negli anni sessanta vinse la battaglia per l’ampliamento del vecchio porto, perchè alla fine di questo si trattò, contro chi pensava ad un porto verso Campolongo. I risultati di quella sciagurata scelta, Salerno e le finanze pubbliche le stanno pagando a caro prezzo.
Temo purtroppo che non sarà l’ultimo caso e bisognerà abituarci a vederne di altri.
È l’inevitabile conseguenza dell’inconsistenza organizzativa/realizzativa e dei colpevoli ritardi con cui (non) sono stati affrontati – e tentato di risolvere – i problemi legati alla necessità di provvedere all’ammodernamento infrastrutturale dello scalo e all’adeguamento delle opere a mare e dei servizi di banchina.
… 20 anni sono state innumerevoli: Il manico era molto buono, bastava assecondarlo vita natural durante. Invece qualcuno si è divertito a fare i ricorsi “a’vacante”
Grazie a LDM & C.
per il dragaggio troppa burocrazia si uccide lo sviluppo
Ma prima di accogliere le navi prepariamo almeno il suolo! Sempre le cose fatte ‘ a Pan e puparuol’. Bendista’!
MA SE DE LUCA CI HA VENDUTO A NAPOLI… MA SIETE DAVVERO DEI POVERINI. IL PORTO E’ FINITO. CHI CONOSCE L’AMBIENTE SA BENE COSA DICO. TUTTO E’ UN ILLUSIONE, POI QUANDO SCOMPARIRA’ SARA’ TROPPO TARDI , ORAMAI SAREMO TUTTI FINITI. SPERO CHE SOLO DIO CI FACCIA GIUSTIZIA
eccolo l’anonimo…..peccato che non sa che il porto dipende anche dal ministero delle infrastrutture e che per le operazioni di dragaggio dipende da loro e non da DE Luca.
I salernitani ne sono felicissimi, finalmente potranno tornare a svegliarsi alle 11 e andarsi a prendere il caffè al bar senza il fastidio di tutti quei turisti e altra gentaglia che porta lavoro e soldi.