L’importanza dei Distretti è quella di invertire la politica di programmazione, che deve essere più mirata alle esigenze effettive del territorio, dando la centralità al privato e avviando un’azione sinergica tra agricoltura e ambiente”. “Questa proposta – spiega Anna Pina Arcaro, promotrice del Progetto Integrato per una Economia Rigenerativa – nasce per completare e consolidare il processo di governance territoriale messo in essere con il PIF “Il Coltivare Rigenerativo” riconosciuto dalla Regione Campania”. Al tavolo di concertazione erano presenti, tra gli altri, il dirigente del settore Agricoltura della Provincia di Salerno Domenico Ranesi, il legale rappresentante dell’Ente per lo Sviluppo Sostenibile Anna Pina Arcaro, il sindaco del Comune di Ravello, Paolo Vuilleumier, l’assessore all’Agricoltura del Comune di Minori, Donato Cufari, l’assessore all’Agricoltura del Comune di Cetara, Francesco Pappalardo, Rosa Pepe del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura, Vincenzo Sannino dell’Associazione Acarbio. Il progetto è stato affiancato dal Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione di Roma, che con il Cra di Pontecagnano ne segue il percorso. “Già da anni lavoriamo sulla sperimentazione – spiega Rosa Pepe, referente del progetto Agrigenet del Cra di Pontecagnano – anche in Costiera amalfitana abbiamo avviato dei campi sperimentali con il progetto Agrigenet. Adesso con i Distretti puntiamo ad una reale innovazione e caratterizzazione per un’economia agricola certificata e di qualità”.
In tutto questo progetto si inserisce l’importanza di integrare le azioni tra ambiente e agricoltura al fine anche del riconoscimento della Costiera amalfitana come Riserva Mab Unesco, progetto che sta portando avanti l’associazione Acarbio unitamente alla Provincia di Salerno, e i comuni della Costiera amalfitana, che hanno già siglato il Protocollo d’Intesa. Tutto ciò rafforza e rilancia anche l’azione di candidatura a Riserva Mab Unesco, un fiore all’occhiello di tutta la provincia di Salerno.
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