«Si è trattato di uno sciame composto da sismi di bassa magnitudo da -0,4 a un massimo 1.1 della scala Ritcher – spiega Francesca Bianco, direttrice dell’Osservatorio Vesuviano a Il Mattino -.
L’epicentro è stato localizzato nell’area craterica del Vesuvio. Una zona soggetta, al contrario dei Campi Flegrei, a una subsidenza, cioè abbassamento. Naturalmente i terremoti non sono stati avvertiti e non abbiamo evidenziato particolari anomalie accompagnate agli eventi sismici.
È un’attività di una zona vulcanica attiva. Inoltre, sia i dati geochimici che quelli geofisici non hanno evidenziato variazioni significative. Si è trattato di uno sciame che rientra nella dinamica di un vulcano attivo come il Vesuvio».
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